Tutte le procedure tecnico – amministrative necessarie per la realizzazione degli interventi previsti e finalizzati alla realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel Sin di Crotone – Cassano e Cerchiara di Calabria sono state attivate. Lo rende noto l’ufficio del Commissario per il Sin.
Le azioni, è scritto in una nota, hanno previsto il coinvolgimento di Ispra – Snpa, di Arpacal, di Sogesid, di componenti tecniche specializzate (Nbcr) dell’Esercito Italiano, dell’Arma dei Carabinieri, delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, della Questura e Polizia Stradale di Crotone, del Corpo dei Vigili del Fuoco e della Guardia di finanza.
“Per quanto riguarda le zone contaminate – è scritto nella nota – il lungo e prezioso lavoro svolto dalla Provincia di Crotone ha permesso all’ente intermedio di emettere le ordinanze che definiscono le responsabilità̀ giuridiche dei soggetti obbligati ad attuare le attività̀ di ripristino ambientale. In particolare, le società̀ Eni Rewind S.p.A. e Edison S.p.A., identificate come soggetti corresponsabili della contaminazione storica, sono state chiamate a eseguire gli interventi previsti e approvati. Il lavoro degli uffici della Provincia di Crotone e della Provincia di Cosenza è stato fondamentale per l’emissione dei certificati di avvenuta bonifica, a seguito delle caratterizzazioni eseguite da Ispra – Snpa e dai dipartimenti provinciali di Cosenza e Crotone dell’Arpacal; un ruolo chiave per giungere a tali provvedimenti è stato svolto dall’ufficio Ambiente del Comune di Crotone”.
“Questa attività̀, insieme alla recente visita al Sin Crotone della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività̀ illecite connesse al ciclo dei rifiuti e altri illeciti ambientali – è scritto ancora nella nota – hanno rappresentato momenti cruciali per chiarire la situazione e accelerare i processi amministrativi in corso che hanno in comune, la volontà̀ di tutti di garantire la salute pubblica e la tutela dell’ambiente. Si riconosce, per questo fine ultimo, il contributo essenziale della collaborazione tra settore pubblico e privato per il buon esito delle operazioni di bonifica; la costante vicinanza del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, la cooperazione istituzionale con il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, con il presidente e i commissari della IV commissione Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente del Consiglio r e il necessario confronto costruttivo con il dg del dipartimento Territorio e tutela dell’ambiente della Regione Calabria”.
“Il dialogo, a volte anche acceso tra le istituzioni, insieme all’impegno dell’amministratore delegato di Eni Rewind S.p.A., anche in rappresentanza di Edison S.p.A. – prosegue la nota – hanno creato i presupposti per avviare le procedure necessarie, nel rispetto delle normative vigenti. L’attuale scenario mostra condizioni favorevoli per proseguire con le operazioni di bonifica delle aree interessate; preme sottolineare che, nonostante le apparenti divergenze di posizioni, il rispetto reciproco tra le parti coinvolte e la volontà̀ comune di iniziare i lavori per una concreta e vera bonifica, ci consentono di affrontare con determinazione questa grave problematica ambientale”.
“Grazie alla ritrovata unità di intenti è scritto ancora – espressa durante la riunione tecnica del 29 ottobre 2024 e voluta fortemente dal commissario straordinario, si è giunti alla prossima costituzione (il 4 marzo) di un Tavolo tecnico permanente, presso la Prefettura di Crotone in cui sarà firmato un primo protocollo di intesa operativo tra gli attori coinvolti. Questa iniziativa dovrebbe aiutare a superare le divergenze amministrative che hanno condizionato e in parte rallentato negli ultimi mesi l’inizio della movimentazione dei rifiuti giacenti nelle discariche fronte mare”.
Per quanto riguarda l’attuazione del Piano degli Interventi 2024 – 2026, conclude la nota, “sono state avviate le procedure amministrative propedeutiche ai lavori per la bonifica e la messa in sicurezza permanente per alcuni siti specifici rientranti nel perimetro del SIN nei comuni di Crotone e Cutro”.