Supporto psicosociale e interculturale, mediazione linguistico-culturale e di orientamento messi a disposizione dei sopravvissuti e dei familiari delle vittime della tragedia nelle acque di Cutro. SOS Villaggi dei Bambini, impegnata a Crotone dal 2017 a favore dei Minori Stranieri Non Accompagnati, ha ricevuto dal Comune di Crotone un importantissimo riconoscimento per il sostegno e le attività messe in campo all’indomani del naufragio avvenuto a poche decine di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro, a Crotone, nella notte fra il 25 e 26 febbraio.
“La giornata di oggi” interviene Maria Grazia Lanzani, Presidente di SOS Villaggi dei Bambini “ci dà nuovamente l’occasione di riflettere sull’importanza di salvaguardare i diritti di chi arriva nel nostro Paese in cerca di riscatto, un’attenzione che dovrebbe esserci sempre. Non possiamo e non vogliamo più assistere a tragedie simili. Come Rete SOS Villaggi dei Bambini ci impegniamo ogni giorno, nei Paesi di origine, di transito e di destinazione, per proteggere i diritti di tutti coloro che lasciano il proprio Paese in cerca di nuove opportunità future”.
“Siamo presenti in Calabria da 6 anni e fin dalle prime ore della tragedia” prosegue Lanzani “ci siamo messi a disposizione, con professionisti esperti, fornendo supporto psicosociale e interculturale ai minorenni, alle vittime del naufragio e ai loro familiari. Siamo onorati di ricevere questo riconoscimento che premia donne, uomini e l’intera comunità civile che con professionalità e umanità, per oltre un mese, hanno operato incessantemente nell’Hub di Crotone”.
Le pergamene sono state consegnate questa mattina, alla presenza del sindaco di Crotone Vincenzo Voce, del Prefetto Franca Ferraro e delle istituzioni, agli enti, associazioni e volontari che hanno contribuito alle operazioni fin dalle prime ore a seguito della tragedia.
LA RISPOSTA DI SOS VILLAGGI DEI BAMBINI ALL’EMERGENZA IN CALABRIA
SOS Villaggi dei Bambini ha tempestivamente messo a disposizione personale volontario e competenze nell’intervento psicosociale e nella mediazione culturale a favore dei sopravvissuti e dei familiari delle vittime. In particolare:
· L’Organizzazione ha strutturato un percorso psicosociale rivolto ai profughi sbarcati che è stato implementato focalizzandosi sull’età, i nuclei familiari, i MSNA.
· All’interno dell’Hub di Crotone, SOS Villaggi dei Bambini ha strutturato un intervento di sostegno psicologico e di supporto psicosociale rivolto ai bambini e ai ragazzi, attraverso laboratori e attività che l’Organizzazione porta avanti da tempo nei Villaggi SOS in Italia. Si tratta di un intervento di gruppo basato sul movimento per bambini dai 6 ai 11 anni, che lavora in un’ottica preventiva con l’obiettivo di rafforzare lo sviluppo cognitivo, fisico, emotivo e sociale. Durante le attività i bambini incontrano altri bambini della stessa età e fanno amicizia; anche i contatti con i coetanei sono, infatti, di supporto. Le attività hanno come finalità il potenziamento di abilità relazionali ed individuali, quali autoconsapevolezza, capacità di coping, capacità relazionali, utili a favorire la resilienza in risposta a eventi traumatici e situazioni stressanti vissuti o futuri.
· Oltre al supporto psicosociale alle famiglie, SOS Villaggi dei Bambini ha prestato interventi di mediazione linguistica e culturale. Attraverso l’ascolto attivo dei familiari delle vittime, gli operatori hanno cercato di accogliere e gestire i sentimenti di rabbia e forte frustrazione legati alle operazioni di sepoltura e/o trasferimento delle salme in altri Paesi europei o nei luoghi d’origine.