“Le idee non possono realizzare nulla. Per realizzare le idee, c'è bisogno degli uomini, che mettono in gioco una forza pratica” - Karl Marx
HomeCalabriaCosenzaMagliocco Day, AIC: "Territorio e vino strategia vincente"

Magliocco Day, AIC: “Territorio e vino strategia vincente”

«Se il vino è un ambasciatore d’eccellenza per la Calabria è vero anche che senza collegamento strategico con i territori verrebbe meno la sua funzione. Per questo siamo convinti che la strada intrapresa dagli organizzatori del Magliocco Day sia la quella utile e funzionale a riportare al centro del racconto della Calabria più autentica e vera i produttori di vino e i territori dentro i quali quello sviluppo sostenibile si coniuga e si fa economia possibile, anche in chiave turistica».

E’ uno dei passaggi dell’intervento che Elisabetta Santoianni, presidente provinciale di Aic Cosenza, ha rivolto alla platea di giornalisti ed operatori del settore intervenuti a Cosenza per la conferenza stampa di presentazione dell’evento ideato da Antonio Andreoli che si terrà il prossimo 18 giugno presso Altomonte nella location dell’Hotel Barbieri, altro importante presidio di promozione della Calabria più buona.

«Nella mission quotidiana Aic è impegnata a difendere i produttori e far conoscere in contesti sempre più delocalizzati la qualità dei prodotti della Calabria. Oggi grazie alle azioni di promozione dell’assessorato regionale e della Regione Calabria la gamma di prodotti agricoli e vitivinicoli hanno raggiunto mercati su scala internazionale e hanno bisogno di aver chiara la bussola della qualità e quantità che non deve mai cedere alle mode o alla perdita di identità. Eventi come il Magliocco Day permettono ad un pubblico vasto di approfondire la conoscenza del vitigno principe del cosentino e ci dà l’opportunità di riflettere insieme ad una platea di prodotturi e stakeholder quale sia la strategia utile per valorizzare l’esistente e ampliare la rete produttiva puntando sull’utilizzo dei terreni incolti».

Inoltre la Santoianni, citando la prossima partecipazione ad un evento di Aic a Montalcino, ha promosso lo sviluppo di modelli sostenibili che partano «anche del riutilizzo di beni confiscati come segnale di ripartenza ed esempio spendibile verso le nuove generazioni del fatto che si può e si deve rimanere sui territori, puntando su identità e tradizione in chiave contemporanea».

Articoli Correlati