Scoprire – diceva il linguista e filosofo statunitense Noam Chomsky – è la capacità di lasciarsi disorientare dalle cose semplici. Come può essere il disegno di una foglia che si svela magicamente quando immerso in una bacinella d’acqua e che racconta la straordinarietà dei colori dell’autunno. È molto più di un laboratorio sensoriale, predispone il bambino alla meraviglia, alla scoperta, alla curiosità e all’apprendimento e li difende dall’esposizione passiva dei dispositivi elettronici.
LA DIRETTRICE: PREDISPONIAMO BAMBINI ALLA MERAVIGLIA E ALLA CURIOSITÀ
Continuerà ad essere quello consolidatosi in questo 2024 appena conclusosi – sottolinea la direttrice e pedagogista Teresa Pia Renzo – il metodo preferito dal Polo dell’Infanzia Magnolia: che si parli di temi importanti come la Giornata dei Diritti dell’Uomo, di educazione ambientale, di gentilezza o semplicemente di come si alternano le stagioni e quali frutti ci consegnano. Ciò che si predilige sempre è la partecipazione attiva, l’esperienza all’interno e soprattutto all’esterno della scuola.
PERCORSO DIDATTICO IN TRE DIVERSE FASI, DALL’IMMAGINAZIONE AL REALE
Il percorso didattico dedicato ad esempio alla stagione dell’ultimo autunno si è sviluppato in tre momenti diversi e propedeutici. È partito a cavallo tra le due stagioni, a partire dall’estate; è proseguito nel mese di novembre e si è concluso lo scorso dicembre, tra le ultime iniziative del 2024.
CON IL LABORATORIO ILLUSIONISTA I BIMBI SONO RIMASTI A BOCCA APERTA
Nel primo momento i bambini sono stati coinvolti in un vero e proprio laboratorio illusionista. In aula, hanno prima disegnato e colorato gli elementi autunnali come ghiande, foglie, funghi, castagne. Sul disegno è stato posto un ulteriore foglio bianco che immerso in una bacinella contenente acqua è apparso per magia sotto gli occhi stupiti dei piccoli prestigiatori mostrando contorni e colori.
SI INVESTE SULLA CIRCOLARITÀ DEL PERCORSO PEDAGOGICO
Il secondo momento è stato rappresentato dall’uscita didattica in montagna al Patire e ai Giganti del Cozzo del Pesco. All’ombra dei castagneti secolari, i piccoli escursionisti hanno raccolto e portato con se’ alcuni degli elementi che avevano disegnato a scuola: pigne, foglie, castagne. Una volta tornati in aula – ed è stato questo il momento esperienziale più importante dell’intero percorso pedagogico circolare – i bambini hanno toccato, odorato, calpestato, manipolato questi elementi, prima immaginati attraverso il disegno e poi raccolti nel bosco, facendo esperienza, con i sensi della vista, del tatto e dell’olfatto, dell’autunno.