“In qualità di Presidente del Consorzio Valle Crati al fine di monitorare e verificare che le condotte e le raccolte delle acque bianche della zona di Via Popilia non finiscano nella rete delle acque nere, in nessun punto di convogliamento, ho richiesto all’ufficio tecnico di voler richiedere ed acquisire le mappe delle condutture delle acque bianche di tutto il quartiere di Via Popilia e zone limitrofe in Cosenza, comprensive dei punti di scarico delle stesse in superficie. La lotta all’inquinamento si svolge controllando quello che avviene sul territorio. «La riduzione dell’inquinamento idrico è anche uno dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Nell’area della Valle del Crati, sulle autorizzazioni allo scarico, abbiamo trovato confusione e disordine amministrativo, sembra di essere nel Far West, e per questi motivi, stiamo concentrando sin da subito i nostri sforzi per mettere ordine ad un sistema che va ricostruito con controlli adeguati da parte delle autorità preposte che devono agire in sinergia. Oltre a combattere i delinquenti ambientali, occorre sensibilizzare il problema dell’inquinamento idrico, condividendo consigli e soluzioni con i propri amici e conoscenti. I nostri fiumi sfociano nel mar jonio e per questo anche se noi facciamo un gran lavoro nei comuni del Consorzio Valle Crati, la nostra attività rischia di essere vanificata se nei nostri comuni, i Sindaci del territorio non esercitano la loro funzione di controllo, come dovuto per legge”.
Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati, Maximiliano Granata.