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“Venti anni fa chiedevano l’elemosina ai semafori di Cosenza, oggi ottengono la cittadinanza italiana”: la drammatica storia a lieto fine di due fratelli serbi non vedenti

I due fratelli serbi non vedenti, Marko e Branko, che vivono da 22 anni in Calabria, hanno ottenuto la cittadinanza italiana. Lo rende noto il movimento Diritti Civili.

“Da 22 anni – dice il presidente del movimento, Franco Corbelli – continua, in Calabria, la favola di Marko e Branko, i due fratellini serbi non vedenti, oggi baldi giovani, tolti, alla fine di giugno del 2001, quand’erano bambini, da una tenda a Vaglio Lise, alle porte di Cosenza, e grazie ad una straordinaria mobilitazione del leader del Movimento Diritti Civili, che va avanti ininterrottamente da oltre due decenni, portati e ospitati, da allora, in una casa messa gratuitamente a disposizione dal Comune di Rende.

“La nuova, bella notizia e’ che i due fratelli hanno finalmente ottenuto la tanto agognata cittadinanza italiana. Branko(che non vede purtroppo da nessuno dei due occhi), l’ha ottenuta lo scorso anno, mentre Marko (che, grazie alle diverse operazioni effettuate a Bologna, ha salvato e mantenuto la vista da un solo occhio) l’ha avuta di recente, come mi ha informato, telefonandomi pochi giorni fa, lo stesso Marko”, afferma Corbelli.

“Dopo il matrimonio, nel dicembre dello scorso anno, di uno dei due fratelli (Marko) – dice Corbelli – adesso e’ arrivato quest’altro bellissimo regalo. Sono diventati cittadini italiani quei due bambini ciechi, che, oltre 20 anni fa, chiedevano l’elemosina ai semafori, davanti la stazione ferroviaria di Cosenza, e che, quando seppi della loro incredibile e dramamtica vicenda umana, andai personalmente, il 30 giugno 2001, a prelevare togliendoli da quell’inferno e portandoli in un appartamento a Rende”.

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