«Si è costituito nei giorni scorsi a Cosenza il primo comitato civico spontaneo, composto da liberi cittadini di diversa estrazione professionale e politica, paritetico tra le varie realtà territoriali coinvolte, a sostegno del progetto di legge regionale di fusione dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero. Sono presenti, infatti, nel nostro comitato cittadine e cittadini residenti nei tre diversi comuni, nonché ex amministratori. Donne e uomini che mettono a disposizione le loro esperienze professionali e politiche, e le loro competenze per la realizzazione di questo ambizioso progetto. Condividiamo la nascita della città unica dell’area urbana di Cosenza, delle tre città che oggi sono separate soltanto da un torrente, il Campagnano, ma che i cittadini vivono già da decenni come un’unica realtà territoriale. Da anni si sente parlare di area urbana e città unica alle nostre latitudini, in particolare nel corso di ogni campagna elettorale, e da parte di ogni schieramento politico, senza però che si faccia nulla di concreto perché ciò avvenga davvero. Mentre, oggi, occorre vincere le forti resistenze campaniliste, che frenano lo sviluppo dei nostri territori.
Riteniamo, pertanto, che l’iter avviato dalla Regione Calabria, e dai consiglieri regionali proponenti, rientri nelle competenze e nella potestà legislativa che la Costituzione italiana, all’art. 133, assegna alle regioni. Riteniamo, altresì, che l’iter avviato sia espressione di un sentimento comune dei cittadini delle tre realtà territoriali. Un sentimento, dunque, autenticamente sociale che proviene “dal basso”. Un iter legislativo che riteniamo corretto nei casi, come quello che ci occupa, di perpetua inerzia dei consigli comunali delle amministrazioni degli ultimi decenni, in tutt’e tre i comuni. E da non considerare come un atto d’imperio, in quanto saranno successivamente sentiti i cittadini, i quali dovranno esprimersi in un referendum, seppure soltanto consultivo. Ma siamo convinti che l’esito referendario sarà positivo, una volta che, aperta la campagna referendaria, verranno spiegati alla popolazione gli innumerevoli benefici ed i finanziamenti previsti per il comune unico, la razionalizzazione, miglioramento, efficientamento di tutti i servizi, la valorizzazione del territorio, la valorizzazione dell’ospedale dell’Annunziata a beneficio di tutta la provincia, la realizzazione di un efficiente policlinico universitario specialistico all’Unical vista anche la nuova facoltà di medicina, la realizzazione di un grande polo fieristico nell’area delle ex cupole geodetiche, la realizzazione di una cittadella dello Sport nella zona dello stadio, e tanto altro ancora. Nella remota eventualità, invece, di un esito referendario negativo è ovvio che l’intera proposta andrà rivista. Fin da adesso, inoltre, manifestiamo la volontà di presentare, nel corso delle audizioni nella commissione consiliare competente, alcune proposte di modifica all’attuale proposta di legge pendente in consiglio regionale. Nonché ci dichiariamo disponibili, fin da adesso, ad aderire ad eventuali proposte migliorative, in senso espansionistico, che dovessero pervenire da altre associazioni, movimenti, partiti o comitati, verso la creazione di una grande Area Metropolitana che coinvolga altri comuni limitrofi.
Guardiamo avanti e mai indietro, verso la città del futuro, verso appunto la “Nuova Cosenza”».