“Non esistono i coraggiosi, solo persone che accettano di andare a braccetto con la loro paura” - Luis Sepúlveda
HomeCalabriaCosenzaLuigi De Magistris e la sua "Unione Popolare" a Cosenza: "Siamo la...

Luigi De Magistris e la sua “Unione Popolare” a Cosenza: “Siamo la coalizione dei ‘NO’ a chi smantella la Costituzione antifascista”

di Roberta Mazzuca – Prosegue la campagna elettorale in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre, ed è la volta di Luigi De Magistris e la sua “Unione Popolare”, giunto questa mattina a Cosenza, presso l’ATP (Ufficio scolastico provinciale), per un incontro sulle problematiche della scuola. L’ex magistrato e sindaco di Napoli, accompagnato dalle due candidate al plurinominale Anna Teresa Gagliardi ed Eleonora Forenza, e dal coordinatore Sinistra Cgil Pino Assalone, esordisce così in quello che definisce un “evento corsaro”: “Oggi vogliamo mettere in evidenza come il sistema consiociativo del nostro Paese ha messo in campo politiche di attacco ai diritti fondamentali della democrazia, scuola pubblica e sanità pubblica in primis”.

LE PROPOSTE DI “UNIONE POPOLARE” PER LA SCUOLA ITALIANA”: “LA SCUOLA È DEMOCRAZIA, ED È PER QUESTO CHE È FONDAMENTALE”

Tempo maggiore, per “garantire il diritto/dovere all’istruzione dalla scuola dell’infanzia fino alla maggiore età”; fine dell’alternanza scuola-lavoro; introduzione medico e psicologo scolastico, “perché conosciamo la sofferenza dei ragazzi e delle ragazze in Italia, provati da due anni di DAD”; fine degli stereotipi di genere nella scuola italiana, affinché “i ragazzi e le ragazze possano essere liberi e libere di scegliere”; contrasto alle discriminazioni e al bullismo, “perciò proponiamo che nella scuola italiana ci sia non soltanto laicità come dovrebbe essere, ma educazione alle differenze e alla sessualità”. Queste le principali proposte di “Unione Popolare”, presentate da Eleonora Forenza, che aggiunge: “Da insegnante voglio dire un’ultima cosa: bisogna ritornare alla collegialità e sburocratizzare, depassivizzare il lavoro docente. La cosa più bella del nostro lavoro è scambiare gli sguardi, le parole, con i ragazzi e con le ragazze. Non trasformateci in compilatori di documenti e in esecutori passivi delle scelte dei dirigenti scolastici. La scuola è democrazia, ed è per questo che per noi la scuola è fondamentale”.

“È notizia di oggi”, – prosegue De Magistris – “che il ‘ministro della guerra’ Lorenzo Guerini ha stanziato altri 22 miliardi per le armi, con l’assenso di tutti i ministri, 5Stelle compresi, che stanno nel governo Draghi. E solo 6 miliardi, invece, per le bollette. Siamo la prova che quando vuoi opporti a questo sistema ce la puoi fare. Da sindaco di Napoli mi sono opposto a un provvedimento del governo Monti, molto simile al governo Draghi, che mi imponeva la chiusura degli asili nido pubblici e delle scuole comunali, perché non c’erano i soldi secondo le normative europee e nazionali per fare i contratti alle maestre e ai maestri. Io ho applicato invece la legge in maniera costituzionalmente orientata”.

“Mi hanno denunciato in tutte le sedi e ho vinto in tutte le sedi. Noi attuiamo la Costituzione, e la scuola pubblica è al primo posto. Non siamo la coalizione dei ‘NO’, siamo la coalizione dei ‘NO’ a chi smantella la Costituzione antifascista, siamo quelli che la vogliono finalmente applicare. Ed è per questo” – conclude il leader di “Unione Popolare” – “che oggi stiamo qui, per ribadire la nostra vicinanza a tutta la comunità scolastica ed educante, a cominciare dagli alunni, al personale amministrativo, agli insegnanti, ai dirigenti. Senza scuola pubblica non c’è futuro democratico per il nostro Paese”.

PINO ASSALONE: “VOGLIAMO CHE A COSENZA LA SCUOLA SIA PUBBLICA A TUTTI GLI EFFETTI”

Con lui anche Pino Assalone, coordinatore Sinistra Cgil: “Siamo qui per dare un segnale forte, e per dire soprattutto che la scuola è pubblica. Qui avvengono tradizionalmente tante operazioni che riguardano il destino di tanti docenti, di tanto personale ATA, ma soprattutto degli studenti”. “A Cosenza”, – denuncia Assalone – “la scuola sta diventando un argomento poco attenzionato. Noi lo vogliamo attenzionare perché stanno succedendo delle cose abbastanza strane. Qui si vuole, in qualche modo, aprire uno spazio sulla scuola privata: le scuole pubbliche che vogliono diventare scuole private, ad esempio il Convitto, dove c’è una generazione di famiglie che avvia una specializzazione culturale che non ha nulla a che fare con quella che è la destinazione della scuola pubblica”. Assalone fa riferimento alla situazione del Convitto Telesio, lo storico liceo cosentino che, nato come tutti i convitti come istituto educativo per i ceti sociali meno abbienti, si va sempre più trasformandosi oggi in una sorta di college esclusivo.

“Vogliamo difendere la scuola della Costituzione, e lo faremo in ogni luogo. Questa è una giornata importante, e vogliamo che le disuguaglianze sociali e culturali di questa città vengano, in qualche modo, messe da parte. Vogliamo che tutti i figli di questa città non abbiano privilegi rispetto ad altri. Di conseguenza, vogliamo che a Cosenza la scuola sia pubblica a tutti gli effetti, e facciamo appello alle forze politiche, quindi a ‘Unione Popolare’ e De Magistris in primis, affinché sia portatore di questa condizione di difesa”.

IL NO DI UNIONE POPOLARE ALL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: “NEL NOSTRO PROGRAMMA LA FINE DI UN SISTEMA CHE UCCIDE”

Un accenno, poi, anche al tema dell’alternanza scuola-lavoro, sollevato da Eleonora Forenza, insegnante e candidata al plurinominale in Calabria con ‘Unione Popolare’: “Voglio ringraziare i ragazzi e le ragazze calabresi per aver scritto sotto la targa ‘Ministero dell’Istruzione’ Lorenzo vive’” – afferma indicando l’iscrizione. Il riferimento è, chiaramente, a Lorenzo Parrelli, morto a Udine schiacciato da una trave d’acciaio nel suo ultimo giorno di stage. “Lorenzo è un ragazzo ucciso dall’alternanza scuola-lavoro. Alla sua famiglia rinnoviamo tutta la nostra solidarietà, così come siamo solidali con il movimento studentesco”.

“L’alternanza scuola-lavoro uccide, ed è per questo che abbiamo nel nostro programma la sua fine, siamo l’unica lista che lo dice con chiarezza. Fine della ‘buona-pessima scuola’ di Matteo Renzi che tutto il Partito Democratico ha votato e sostenuto”.

 

Articoli Correlati