«È con profonda commozione che ho appreso della scomparsa di Franco Lanzino, Presidente della Fondazione Roberta Lanzino. Una perdita che priva la nostra comunità e l’intera regione, di un assoluto punto di riferimento nella battaglia contro ogni forma di violenza sulle donne, sui bambini e nei confronti dei più deboli della nostra società. La sua storia è quella di un genitore che ha saputo sopportare con tanta dignità ma anche con forza e coraggio il peso grandissimo di un lutto che nessun genitore è pronto a sostenere, quello di sopravvivere ai propri figli. Si deve a lui la nascita della Fondazione nel 1989 che porta il nome di sua figlia Roberta, che ha svolto un’opera encomiabile e insostituibile per la comunità calabrese. Ci lascia un uomo che dal profondo dolore per la tragica scomparsa della figlia che a soli 19 anni viene barbaramente violentata, seviziata e uccisa, ha saputo costruire un punto di riferimento per le donne e per i più deboli. La sua Roberta era una semplice, felice, solare, ragazza, barbaramente assassinata per la sola “colpa” di essere donna. Una ragazza, una possibile figlia di ognuna di noi mamme e di ogni papà. Aveva terminato brillantemente il primo anno di vita universitaria, si accingeva a vivere la spensierata felicità di una estate in vacanza, in attesa di una tanto desiderata esperienza che l’attendeva a settembre, in un Campus sindacale. Ma che purtroppo per lei non è mai arrivato. Sono certa che la signora Matilde, a cui va tutto il mio affetto di donna e di madre, saprà guidare con la stessa energia e passione la Fondazione. E’ quello che vorrebbero Roberta e Franco.”
Lo afferma in una nota Amalia Bruni.