“È del tutto evidente che gli attuali meccanismi di controllo interni sui sistemi sanitari regionali non funzionano”. È così che Pietro Molinaro, Presidente della Commissione del Consiglio regionale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa esordisce nel commentare l’inchiesta relativa alle presunte truffe perpetrate da 14 indagati, tra medici, infermieri, dirigenti e funzionari dell’Aou Dulbecco di Catanzaro.
“La giustizia farà il suo corso e stabilirà le responsabilità e se gli indagati, che per ora sono tutti presunti innocenti, saranno riconosciuti penalmente colpevoli. Ma non si può trascurare il fatto che le accuse e l’elevato numero di soggetti coinvolti crei sfiducia nei cittadini calabresi e lede il diritto alla salute, rispetto all’Aou Dulbecco, al cui interno operano professionisti di grande valore che meritano di essere tutelati. Occorre che la Direzione dell’Azienda non attenda passivamente l’esito giudiziario, ma avvii un’indagine interna per accertare le falle nei controlli e nei sistemi di prevenzione, per comprendere cosa è avvenuto o eventualmente sta ancora avvenendo nella struttura. Come ho potuto rendermi conto nelle audizioni in commissione dei Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) delle Aziende Ospedaliere e ASP ci si limita ad adempimenti formali e non si dà corso ai controlli interni strutturati previsti dalla normativa. Per questo dovrebbe essere interesse dell’Azienda esprimere una capacità di autocontrollo tempestiva in grado di intervenire per contrastare dall’interno i tentativi di attuare truffe ai danni dei cittadini, dello Stato e dell’azienda stessa. Le accuse non riguardano comportamenti tenuti nel segreto di stanze ubicate a migliaia di chilometri da Catanzaro, ma pratiche delle quali non può non accorgersi un’azienda realmente attenta a prevenire la corruzione e l’illegalità oltre a salvaguardare le risorse pubbliche. Non si può demandare solo alla magistratura il compito di fare chiarezza e di combattere l’illegalità!