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Bruno Gallo (Nuova Genesi): “Catanzaro è una città da risvegliare, urgono interventi per la ripresa”

“Catanzaro si trova in una situazione di stallo preoccupante. Nonostante il suo potenziale geografico e le sue radici culturali, la città sembra essere immersa in un’inerzia economica e sociale che da tempo ne soffoca le possibilità di crescita. Il turismo latita, la cultura è marginalizzata, e l’economia è in costante crisi”, è quanto scrive in una nota Bruno Gallo, presidente del Movimento politico Nuova Genesi.

 

“Tutti questi elementi combinati fanno di Catanzaro un luogo senza slancio – continua Gallo -, in netto contrasto con ciò che potrebbe essere. Catanzaro è una città con una posizione strategica, a metà strada tra il Mar Ionio e il Mar Tirreno, ma non è riuscita a sfruttare questa sua posizione vantaggiosa. Molti turisti che visitano la Calabria ignorano Catanzaro, preferendo località più note come Tropea, Scilla o la Costa dei Gelsomini. La città, che dovrebbe essere un punto di riferimento per i visitatori che vogliono scoprire l’autenticità della Calabria, non riesce a trattenere né attrarre flussi turistici significativi”.

Spiega il presidente di Nuova Genesi: “Le infrastrutture turistiche sono carenti, mancano itinerari ben definiti che esaltino le bellezze storiche e paesaggistiche del territorio. Pensiamo alla mancanza di una valorizzazione del centro storico: palazzi nobiliari, chiese antiche e scorci suggestivi spesso non ricevono l’attenzione che meritano. L’assenza di eventi di richiamo nazionale o internazionale, che potrebbero far conoscere la città oltre i confini regionali, contribuisce ad affossare il settore”.

“Non è solo il turismo a soffrire – aggiunge Gallo -. Catanzaro è priva di un’offerta culturale stabile e attrattiva. Le iniziative culturali di rilievo sono rare e scarsamente pubblicizzate, senza un progetto di lungo respiro che possa dare un’identità forte alla città. La cultura è una leva fondamentale per il rilancio di una comunità, ma qui sembra essere relegata a un ruolo marginale, con pochissime occasioni per giovani artisti, scrittori, o talenti locali di emergere e avere spazi di visibilità”.

Continua Gallo: “Il dato forse più preoccupante è l’evidente crisi economica che attanaglia Catanzaro. Il tessuto economico è debole, caratterizzato da un elevato tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile. Molti giovani, dopo aver completato i propri studi, sono costretti a lasciare la città in cerca di migliori opportunità altrove, contribuendo a un lento ma inesorabile spopolamento. Le piccole e medie imprese lottano quotidianamente per sopravvivere in un contesto di scarsa innovazione e ridotto supporto istituzionale. La mancanza di una strategia di sviluppo economico solida impedisce alla città di crescere, mentre settori come l’agricoltura e l’artigianato, che potrebbero costituire delle eccellenze, vengono trascurati. Non esiste una rete commerciale e industriale capace di sostenere l’occupazione locale e di rilanciare il territorio. Catanzaro sembra vivere un paradosso: ha tutte le potenzialità per emergere, ma manca di visione, di un piano di rilancio serio che coinvolga tutti i settori vitali della sua economia”.

“È chiaro che – conclude Gallo -, per invertire la rotta, serve un cambio di paradigma. Catanzaro ha bisogno di un progetto di rilancio complessivo, che coinvolga turismo, cultura ed economia. Si potrebbe porre l’attenzione sulle infrastrutture turistiche e di marketing territoriale, su un efficace rilancio culturale che renda Catanzaro polo attrattivo, su uno sviluppo economico locale, e sulla collaborazione tra pubblico e privato. Catanzaro non merita di essere una città dimenticata o marginale, ma ha bisogno di una visione lungimirante e coraggiosa”.

 

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