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Caviano e Gallello (Progressisti Catanzaro): “Ryanair a Reggio? Occhiuto chiarisca la sua strategia per tutti gli aeroporti calabresi”

“Certa politica dovrebbe forse essere più prudente ed evitare se possibile la logica degli annunci, specie quando gli argomenti sono di quelli “sensibili”. E dovrebbe evitarla anche nel caso in cui agli annunci corrispondono fatti concreti, perché è l’annuncio in sé a essere pericoloso e possibile fonte di polemica. Abbiamo appreso dal presidente Occhiuto che una delle due nuove basi italiane di Ryanair sarà aperta a Reggio Calabria. “Annuncio” confermato in una intervista a Repubblica dall’amministratore delegato della compagnia aerea. Toni trionfalistici da parte di entrambi e uso dello stesso aggettivo – “storico” – per qualificare l’evento. Ora noi non sappiamo se gli studenti del futuro troveranno scritto sui libri di testo di quella volta che Ryanair aprì a Reggio Calabria. Il problema, però, è che non sappiamo neppure cosa possa esserci dietro “l’annuncio”. Se ci fosse una strategia complessiva di rilancio degli scali calabresi, nulla quaestio: il potenziamento di Reggio, lo sfruttamento delle sue potenzialità in termini di utenza, anche siciliana, dopo anni di abbandono, sarebbe una bella notizia. Per la città dello Stretto, per la regione e per chi in quello scalo ci lavora guadagnandosi da vivere. Il punto è che “l’annuncio” non ha contesto. Anzi, il presidente Occhiuto racconta – parole sue – che i vertici di Ryanair gli “parlavano della possibilità di mettere qualche rotta a Lamezia” ma “io – prosegue – gli ho parlato di Reggio”. Ecco, è qui che “l’annuncio” diventa un azzardo e un pericolo. Che facciamo, spogliamo la chiesa per vestire la sagrestia? Si parla ormai da anni dell’ammodernamento dello scalo lametino, scalo baricentrico nell’area centrale della Calabria e inserito tra i dodici d’Italia qualificati come “strategici”. Tuttavia i lavori nell’aerostazione sono in ritardo e l’obiettivo per allargare ben oltre i già buoni volumi di passeggeri appare ancora molto lontano. Si pensa forse di declassarlo? Ci piacerebbe avere qualche notizia in merito, anche perché la gestione degli scali è in capo a un unico soggetto, Sacal, e dunque non dovrebbe essere difficile comunicare le novità in chiave prospettica e globale. Il sistema aeroportuale calabrese, con Reggio e Crotone abbandonati per anni al loro destino, non gode certo di buona salute mentre rimane intatta la sua indispensabilità, in una regione lunga trecento chilometri e attraversata da ben tre massicci montuosi, che rendono difficili gli spostamenti. Per questo gli “annunci” sono il sistema meno efficace per affrontare i problemi. Di guerre di campanile, in Calabria ne abbiamo già abbastanza perché se ne alimentino altre. Quindi vorremmo capire se le iniziative che si sollecitano o favoriscono sul territorio rispondono a una logica di sviluppo regionale o a una logica che guarda alle prossime elezioni, europee o amministrative che siano. Chi “annuncia” dovrebbe avere la compiacenza di farlo tenendo ben presente le conseguenze nefaste che possono derivarne e dunque dovrebbe adempiere al dovere della chiarezza, soprattutto in funzione delle alte responsabilità di cui è investito”.

Lo affermano in una nota i consiglieri provinciali di “Progressisti per la Provincia di Catanzaro” Igea Caviano e Gregorio Gallello.

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