“Solo l’attivazione del secondo pronto soccorso al Policlinico “Mater Domini”, che a mio parere può avvenire entro la fine dell’anno, darà il segno dell’integrazione e dell’enorme potenziale dell’azienda universitario-ospedaliera “Dulbecco”. Sarà il vero banco di prova per il management della nuova Azienda, che ha l’obbligo di avviare tutte le procedure entro novanta giorni come stabilito dal protocollo d’intesa Regione-UMG. Ho apprezzato su questo tema l’approccio del commissario straordinario Vincenzo La Regina, con cui è già cominciata una proficua collaborazione. Quello del pronto soccorso non è un problema qualsiasi, è ‘il problema’ numero uno della sanità catanzarese, il servizio che tocca tutti i cittadini alle prese con le emergenze, e che oggi purtroppo sono costretti a fare i conti con una realtà sottodimensionata. Gli operatori dell’emergenza-urgenza continuano quotidianamente a fare miracoli, ma non possono evitare le lunghe attese e le barelle nei corridoi, come ha potuto constatare lo stesso dottor La Regina nel suo recente sopralluogo.
E allora, accanto al potenziamento e alla riorganizzazione del pronto soccorso del Pugliese, da realizzare anche con l’annunciato aumento dei posti-letto nell’area OBI (Osservazione Breve Intensiva), diventa strategica e fondamentale l’attivazione del pronto soccorso al Mater Domini che dovrebbe servire tutta la zona sud della città e la fascia jonica catanzarese.
Ho appreso da alcuni autorevoli sanitari che l’attivazione del pronto soccorso al Mater Domini presuppone che siano adeguati gli organici dei reparti ‘a monte’ che afferiscono al Dipartimento di Emergenza Urgenza (DEA) di II livello e che hanno il compito di trattare le urgenze dopo che il PS provvede a stabilizzare il paziente.
Al momento, i reparti del presidio Mater Domini che dovrebbero operare a copertura del PS sono tutti ampiamente sottodimensionati e non consentono di erogare assistenza h 24, come richiesto dalla presenza di un PS. Serve assicurare l’assistenza h 24 almeno nei reparti di radiologia, ortopedia e traumatologia, neurochirurgia e chirurgia vascolare.
C’è bisogno dunque di un grande sforzo da parte del management e del commissario straordinario nonché presidente della Regione Occhiuto, per realizzare un obiettivo che è alla portata di mano e che accrescerebbe la fiducia dei cittadini nella sanità pubblica. Si dimostri con i fatti che l’integrazione tra le due Aziende non è stata solo un’operazione di facciata, ma un fatto realmente storico per realizzare nel Capoluogo un grande polo sanitario”.
Lo afferma, in una nota, il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita.