Ieri i lavoratori e le lavoratrici del DGMC, riuniti in assemblea a Catanzaro per la Fp Cgil Area Vasta Catanzaro Crotone Vibo Valentia, hanno incontrato il segretario Sergio Rotella e per la Fp Cgil Nazionale Paola Fuselli.
Nel corso dell’assemblea molto partecipata, la discussione ha toccato il tema del mancato avvio della contrattazione integrativa e le nuove famiglie professionali, in considerazione che il contratto 2019/2021è stato firmato il 9 maggio 2022.
Altro tema importante di discussione non aver valorizzato i lavoratori cosiddetti storici vista l’esperienza di oltre 25 anni senza nessun passaggio verticale nell’area successiva.
In riferimento alla problematiche sulle progressioni orizzontali, si è constatato che la situazione è ferma da troppo tempo.
Per quanto riguarda il lavoro agile- ordinario, i sindacalisti Paola Fuselli e Sergio Rotella hanno evidenziato come in tutto in tutto il comparto della Giustizia manca la cultura del lavoro agile, e il grande ritardo sulla digitalizzazione, informatizzazione e formazione senza nessun obbiettivo che intende raggiungere questo Ministero, spesso sprovvisto di computer, card, lettori e applicativi da remoto che presentano enormi criticità.
L’assemblea ha rappresentato che i sistemi informatici in uso sono inadeguati e obsoleti SIEPE non è raggiungibile da remoto, CALLIOPE e SISM sono lenti e spesso si bloccano.
Alla luce di quanto rappresentato i sindacalisti si faranno portavoce con i vertici centrali su tutte le problematiche e le “insoddisfazioni dei lavoratori e delle lavoratrici che aspettano il giusto riconoscimento dopo anni di lavoro svolto con impegno, passione, professionalità e attaccamento al dovere.
I sindacalisti hanno discusso inoltre con i lavoratori del tentativo di dividere l’Italia con l’autonomia differenziata e della piattaforma rivendicativa che ci porterà il prossimo 20 maggio a Napoli per Manifestare contro le politiche inadeguate che questo governo sta mettendo in campo e che rischiano di creare ulteriori diseguaglianze e nuove sacche di povertà nella nostra società per una nuova stagione del lavoro e dei diritti.