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Di Matteo (Exit Calabria): “Tematica Psc a Lamezia Terme sta assumendo aspetti grotteschi e stucchevoli”

“La tematica sul Psc a Lamezia Terme sta assumendo aspetti tanto grotteschi quanto stucchevoli e se non fosse per l’importanza che riveste tale strumento e la sua relativa approvazione, non esisterei a definire il tutto a tratti davvero esilarante.
Trovo infatti curioso che oggi vi siano rappresentanze politiche che avversano il Psc e denunciano alcuni profili di illegittimità, quando alcuni di loro sono correi di uno strumento urbanistico licenziato troppo frettolosamente dall’allora centrosinistra e che già fin dalla sua prima adozione presentava molti aspetti poco chiari dal punto di vista tecnico. Anni di discussioni, di consigli comunali, di osservazioni, delibere ma alla fine la montagna partorirà un topolino, visto che entro il 30 aprile prossimo , il Piano strutturale comunale dopo aver passato il visto da Provincia e Regione Calabria riguardo alla sua conformità, dovrà nuovamente sottoporsi all’approvazione del Consiglio comunale di Lamezia Terme.
Così com’è il Psc è uno strumento che bloccherà crescita e sviluppo della città per i prossimi trent’anni. Un Piano strutturale comunale che alla fine permetterà, com’era nella sua genesi voluta dall’ingegner Crocioni, di cementificare determinate zone della città non salvaguardando la campagna e ponendo vincoli invece in altre zone dove. In una città come la nostra a vocazione agricola e turistica, con un Piano regolatore sconnesso da quelli che dovrebbero essere i criteri e gli obiettivi precipui quali lo sfruttamento delle nostre risorse naturali, il pieno collegamento tra mare-campagna e città, la montagna, non potrà mai far decollare economicamente Lamezia Terme.
Un Psc che era già inadeguato nel 2015 e che oggi si presenta come superato e vecchio dal momento che il territorio di Lamezia Terme negli ultimi dieci-dodici anni è chiaramente mutato. Noi di Exit, vigileremo da qui in avanti avvalendoci dei pareri di nostri professionisti riguardo a quelli che sono gli aspetti puramente tecnici dell’iter amministrativo. Intanto ci sentiamo già di bocciare il Psc da un punto di vista politico. La troppa fretta di volersi sbarazzare al più presto del Psc potrebbe costare caro in futuro alla città, che già sta pagando lo scotto non solo del ritardo nell’ approvazione dello stesso Piano strutturale , ma soprattutto per uno strumento urbanistico che già fin dagli albori è stato concepito in maniera sbagliata per Lamezia Terme”. Lo afferma in una nota Paolo Di Matteo, Coordinatore regionale Exit Calabria.
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