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Stabilizzazione Tis, Cisl Calabria: “Serve impegno strategico fra tutte le istituzioni”

“Il percorso di stabilizzazione dei Tis per la sua complessita’, richiede un impegno sinergico e la leale collaborazione fra tutte le istituzioni”. E’ quanto affeermano, in una nota, Giuseppe Lavia, segretario generale della Cisl Calabria, e Gianni Tripoli, segretario generale della Felsa Cisl Calabria.

“Nei giorni scorsi – aggiungono – si sono concluse le procedure connesse alla manifestazione d’interesse rivolta agli Enti utilizzatori, che ha prodotto dichiarazioni di disponibilita’ per circa 2.160 lavoratori. Ora siamo nella fase cruciale, con gli Enti Utilizzatori che entro il 30 giugno dovranno adottare le delibere di giunta per autorizzare le procedure di reclutamento in base all’art 16 della legge 56/1987, aggiornando il PIAO. Rivolgiamo il nostro appello ai Comuni che possono procedere perche’ compiano tutti gli atti necessari. A chi ancora osteggia il percorso individuato e le assunzioni a tempo indeterminato, per privilegiare contratti a tempo determinato, diciamo – scrive la Cisl – che i lavoratori hanno gia’ prestato servizio negli Enti in alcuni casi per oltre dieci anni, altro che tirocini. Se poi a farlo sono gli stessi sindaci che hanno sostenuto il recente referendum che voleva limitare la possibilita’ di ricorso al tempo determinato, allora la contraddizione e’ ancora piu’ evidente. Continua il nostro impegno a difesa di queste lavoratrici e di questi lavoratori, attraverso un’azione di confronto a livello regionale e sui territori con gli Enti Locali che li utilizzano. Un’azione di rappresentanza che la Cisl calabrese ha svolto dall’inizio, anche quando altri avevano idee diverse. Ora e’ il tempo di dire grazie a queste lavoratrici e a questi lavoratori, compiendo ogni sforzo per la loro stabilizzazione, dopo anni di lavoro senza diritti. Nel frattempo, abbiamo tutti il dovere di continuare a lavorare per reperire ulteriori risorse e individuare percorsi che possano garantire prospettive a tutti i lavoratori di questa platea, anche e soprattutto a quelli che non rientreranno nel percorso di stabilizzazione. Come Cisl – e’ la conclusione – non lasceremo da solo nessuno”.

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