Alecci: “Ecco la soluzione per ridurre proteste e aggressioni nei confronti del personale sanitario e rendere la Sanità più umana e più vicina alle persone”. Presentata una mozione in Consiglio regionale.
Una figura professionale nuova e innovativa da attivare nei Pronto Soccorso calabresi al fine di renderli più efficienti e accoglienti. Questo l’obiettivo di una mozione che ho presentato in Consiglio Regionale per rendere operativa all’interno dei nostri nosocomi la figura dell’Infermiere di Processo (IdP). Già sperimentata con successo in altre regioni italiane, questa professionalità dovrebbe occuparsi di varie attività all’interno dei reparti di emergenza-urgenza: accoglienza dei pazienti in arrivo, gestione dei flussi pre-triage e post-triage, valutazione e monitoraggio continuo dell’evoluzione delle condizioni dei pazienti, informazione verso i parenti presenti in sala d’attesa sull’andamento delle cure e delle medicazioni dei pazienti all’interno degli ambulatori, accompagnamento in uscita dai reparti di emergenza.
Spesso, all’arrivo nei pronto Soccorso, all’ansia dovuta alle condizioni dei pazienti si aggiunge lo sconforto dovuto alla confusione e ai lunghi tempi di attesa, generando tensione e nervosismo che possono sfociare, purtroppo, in atti violenti contro il personale sanitario. Ebbene, la presenza dell’Infermiere di Processo potrebbe intervenire proprio in queste situazioni. Come dimostrato nelle strutture in cui è già stato inserito, l’inserimento di tale figura potrebbe incidere positivamente sulla riduzione dei tempi di attesa attraverso una gestione dei flussi più organizzata, sulla diminuzione del tempo di permanenza globale in Pronto Soccorso per i pazienti con traumi minori, sull’immediato riconoscimento di situazioni mediche in via di peggioramento che necessitano di cure immediate, sulla condivisione con parenti o caregiver delle procedure in atto al fine di ridurre il carico di ansia che grava sulle persone, riducendo i casi di proteste o, addirittura, aggressioni nei confronti del personale sanitario, che negli ultimi tempi stanno raggiungendo numeri preoccupanti.
I brillanti risultati raggiunti in altre regioni come il Piemonte e l’Emilia-Romagna, mi hanno convinto a presentare una mozione che impegni la Giunta Regionale e il Presidente Occhiuto, anche in qualità di Commissario ad Acta per la Sanità, ad attivare tutte le procedure per l’istituzione nel minor tempo possibile della figura dell’Infermiere di processo negli ospedali calabresi. Una soluzione concreta, di facile realizzazione, che potrebbe portare con sè una svolta importante sia dal punto di vista organizzativo che da quello diagnostico-assistenziale, migliorando le prestazioni e i livelli di performance dei nostri Pronto Soccorso, spesso in grande affanno. Mi auguro che questa proposta, sebbene proveniente da un consigliere di opposizione, possa presto trovare l’appoggio della totalità del Consiglio regionale.