“Credo che non ci sia sogno più bello di un mondo dove il pilastro fondamentale dell'esistenza è la fratellanza, dove i rapporti umani sono basati sulla solidarietà, un mondo in cui siamo tutti d'accordo solla necessità della giustizia sociale e ci comportiamo di conseguenza” - Luis Sepúlveda
HomeCalabriaConclusa la seduta del Consiglio regionale: ecco i provvedimenti approvati

Conclusa la seduta del Consiglio regionale: ecco i provvedimenti approvati

Il Consiglio regionale ha rinviato la trattazione della proposta di legge, di iniziativa di Filippo Mancuso (Lega), Katya Gentile (FI), Gianluca Gallo (FI), sulla “Disciplina dell’agricoltura sociale”. È stato lo stesso presidente a proporre il rinvio “per ulteriori approfondimenti di natura finanziaria”. Approvata, con l’autorizzazione al coordinamento formale, la proposta di legge, firmatario Domenico Giannetta (FI) di “Modifica della legge regionale 19 novembre 2020, n. 24 (Norme per l’utilizzo dei farmaci nelle strutture pubbliche e private)”. Nel ripercorrere l’iter della norma Giannetta ha spiegato che la proposta serve a rafforzare la legge, “perché prevede la modifica o la sostituzione delle norme dichiarate illegittime dalla Corte costituzionale, per rendere efficaci le disposizioni regionali uniformandole alla disciplina statale in materia di requisiti per l’accesso alla dirigenza sanitaria e al decreto legislativo n. 258 del 1991 che individua le attività cui è abilitato il farmacista”.

“Si conclude felicemente – ha concluso Giannetta – un lungo iter, che abbiamo ripreso perché avevamo molto a cuore questo tema, e sono grato al Consiglio regionale per avere colto l’importanza di questa innovazione che mette al centro il paziente ed il suo fabbisogno di cure appropriate”.

Nell’annunciare il voto a favore del Partito Democratico, “stante la ricaduta positiva sui pazienti” ha detto Amalia Bruni, la stessa ha avanzato dubbi “sul costo di produzione che può esserci, perché si chiede ai farmacisti di lavorare di più, con il rischio che la non invarianza della spesa apra alla possibilità di una impugnativa”.

Licenziata, con emendamenti, dal Consiglio regionale anche la proposta di legge, firmatari Davide Tavernise (M5S), Ernesto Alecci (Pd), Katya Gentile (FI), Pietro Molinaro (Lega), Antonello Talerico (FI) e Salvatore Cirillo (FI) sul “Turismo itinerante e norme in materia di aree di sosta per caravan e autocaravan e garden sharing”. Pareri favorevoli sono stati espressi da Davide Tavernise (M5S) e Ferdinando Laghi (De Magistris) con quest’ultimo che ha parlato di legge ben costruita e che ben si addice ad una regione come la Calabria.

“La sottoscrizione trasversale dimostra – ha aggiunto – una certa condivisione, ma credo che serva a suo supporto una più adeguata struttura burocratica”. La seduta si è conclusa con l’approvazione della proposta di legge “omnibus”, a firma di Michele Comito (FI), Francesco De Nisi (Coraggio Italia), Giuseppe Gelardi (Lega), Giacomo Crinò (Forza Azzurri), Giuseppe Graziano (Udc), recante: ‘Modifiche a leggi regionali a seguito di impegni assunti con il Governo in attuazione del principio di leale collaborazione e disposizioni normative’. Nel definire il testo “un’accozzaglia di norme assolutamente eterogenea”, Amalia Bruni (Pd) ha denunciato un tentativo di eludere la discussione. “Nonostante gli annunci del presidente Occhiuto – ha aggiunto – si ricade sempre nello stesso tentativo”. Amalia Bruni ha citato i casi dell’Arsac e quello della liquidazione della Fondazione Terina.

“Considerato che molte altre fondazioni, nelle stesse condizioni rimangono in vita, invece di trovare soluzioni si decide di eliminare il ‘problema’ senza, prima, aver intrapreso azioni utili per il suo salvataggio” ha detto chiedendo al governo regionale l’avvio di un tavolo ad hoc per l’individuazione di soluzioni. Analoghe considerazioni sono venute dal capogruppo Pd Domenico Bevacqua per il quale “mai come in questa consiliatura si è assistito ad una bassa produzione normativa certificata dal rinvio da parte del governo sulla base del principio della leale collaborazione. Esiste una evidente carenza legislativa ed amministrativa – ha aggiunto -. E molti elementi inseriti in questa proposta, di fatto, esautorano il ruolo del Consiglio regionale”.

Approvata, infine, la mozione riguardante il riconoscimento dello storico scooter “Vespa del ‘900: un Patrimonio Culturale Italiano”.

Articoli Correlati