“La libertà, Sancio, è uno dei doni più preziosi che i cieli dettero agli uomini… Quindi per la libertà come per l’onore si può e si deve rischiar la vita” - Cervantes – “Don Chisciotte”
HomeCalabriaPremierato, Mario Occhiuto (FI): "Riforma coraggiosa, sarà successo storico"

Premierato, Mario Occhiuto (FI): “Riforma coraggiosa, sarà successo storico”

“La ministra Casellati ha giustamente definito il premierato la madre di tutte le riforme. Se riusciremo a portarla a compimento, sarà un successo storico. Le Costituzioni devono evolvere, perché una Carta statica potrebbe non riuscire a proteggere efficacemente i diritti e a soddisfare le esigenze di una società in rapida evoluzione. Aggiornare la Costituzione non è certo un capriccio del momento, ma un necessario adattamento di fronte ai cambiamenti in atto nella società”. Lo ha detto, intervenendo in Aula durante la discussione generale sul premierato, il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto. “Con questa riforma coraggiosa facciamo un passo avanti verso un sistema più stabile e rappresentativo, con governi solidi e duraturi. In Commissione – ha proseguito – abbiamo affrontato con serietà l’esame di migliaia di emendamenti, molti dei quali tendenti all’ostruzionismo e ripetitivi. Abbiamo ascoltato un po’ di tutto, con richiami frequenti all’idea di voler creare l’uomo forte al potere e l’accostamento a personaggi come Hitler e altri dittatori. Nonostante questo, sono state accolte quelle proposte costruttive che hanno arricchito la riforma. Mettendo da parte le divergenze, è stato possibile lavorare su aspetti cruciali come il limite dei mandati o la struttura del voto di fiducia. Se chiusura c’è stata, è venuta dall’opposizione, come accaduto sul principio dell’elezione diretta, rispetto al quale si è scelto di non voler neppure dialogare. Quanto all’idea che la sovranità popolare non possa essere concepita con l’introduzione dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio, riflette una concezione a mio avviso limitata sia del principio di sovranità popolare stesso, sia delle dinamiche democratiche contemporanee”, ha concluso.

Articoli Correlati