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“Operazione Cervo Italico”, dal Bosco della Mesola alle Serre Vibonesi per il ripopolamento della specie selvatica

Dal Bosco della Mesola, in provincia di Ferrara, alle Serre vibonesi, in Calabria. É l’itinerario per il ripopolamento di una specie selvatica a rischio di estinzione seguito da un primo nucleo di 20 esemplari di cervo italico, ed altrettanti ne verranno dislocati ogni anno fino al 2025.

Gli animali sono stati trasferiti dalla riserva naturale emiliano romagnola, ultimo areale residuo della sottospecie autoctona della penisola, nel Parco naturale delle Serre e nelle riserve circostanti. Si è conclusa così la prima fase dell'”Operazione Cervo Italico” realizzata grazie allo sforzo congiunto di Carabinieri forestale; gestori della Riserva naturale del ferrarese, che hanno garantito anche il trasporto e sorveglianza nel sito di rilascio grazie al reparto territorialmente competente; il Parco naturale regionale delle Serre; l’Università di Siena, riferimento scientifico del progetto; il Wwf Italia, coordinatore operativo; Dream Italia, ente di studi faunistici con esperienza nella gestione degli ungulati; l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Lazio e Toscana e il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna.

Nel mese in corso, dopo le operazioni di cattura, gli animali prescelti per dare vita all’operazione “Cervo Italico” sviluppata sull’asse Nord-Sud, sono stati trasferiti in Calabria, che vede, in questo modo, aumentare il valore della sua biodiversità anche a beneficio delle comunità locali. Gli esemplari da poco giunti sulle Serre, una realtà che coincide perfettamente con l’habitat del “re dei boschi”, verranno sottoposti ad un intenso monitoraggio tramite l’utilizzo di collari satellitari, che permetteranno la verifica degli spostamenti, dei tassi di sopravvivenza e di riproduzione e delle eventuali cause di mortalità.

Per non interferire con le fasi più delicate del ciclo biologico della specie, inoltre, il rilascio in natura delle quote previste di esemplari avverrà ogni anno all’interno della finestra temporale compresa tra novembre e marzo. Nei prossimi mesi si terranno incontri pubblici nei comuni dell’area protetta del Parco delle Serre con l’obiettivo di fornire informazioni ed aumentare il grado di consapevolezza dei cittadini sul valore dell’introduzione della specie per la biodiversità locale ed italiana.

L’iniziativa, grazie alla collaborazione tra più enti e istituzioni, si pone l’obiettivo di salvare dall’estinzione la sottospecie Cervus elaphus hippelaphus, del tutto unica, e diffonderla in altre realtà italiane compatibili, facendo leva sull’esperienza della Riserva bosco della Mesola, dove sono stati conservati fino ad oggi gli ultimi 300 esemplari di cervo italico che, però, in condizioni di isolamento genetico, hanno un futuro incerto per il rischio di consanguineità, di possibili modificazioni dell’habitat e di possibili epidemie. Il progetto è stato reso possibile grazie al finanziamento di Regione Calabria e ai fondi raccolti da WWF Italia, al supporto di Arcaplanet e di tanti sostenitori.

L’attività, infatti, si inserisce nella Campagna ReNature del WWF.

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