“Non è più procrastinabile il rafforzamento delle forze dell’ordine a Corigliano-Rossano. L’escalation criminale che si sta consumando in questi ultimi anni, con una impennata cruenta nelle ultime settimane non è più tollerabile. Per questo ho presentato un’interrogazione a risposta scritta al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, chiedendo quali urgenti iniziative di competenza il Governo abbia assunto o intenda assumere per supportare le forze dell’ordine nell’azione di prevenzione e contrasto alla criminalità nel territorio di Corigliano-Rossano e, in particolare, a che punto sia la procedura per elevare a rango di Primo Dirigente il commissariato di polizia di Corigliano-Rossano, oggi più che mai necessaria per arginare la preoccupante escalation di violenza che non accenna a placarsi.”
Così il senatore di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Giustizia, Ernesto Rapani.
Al ministro Piantedosi ho ricordato tutta una serie di atti intimidatori, tra cui quelli che hanno colpito un noto avvocato per ben due volte; l’incendio dell’abitazione estiva del sindaco di Crosia, Antonio Russo; le fiamme divampate in un lido balneare ristorante a Schiavonea; gli atti perpetrati a più riprese ai danni dei cantieri Anas sul quale stanno investigando gli inquirenti per verificare un’eventuale matrice estorsiva e quello a Calabria Verde.
Ho rammentato al ministro dell’Interno che è in itinere l’elevazione a primo dirigente del commissariato di Corigliano-Rossano, terza città della Calabria per popolazione e l’impegno in tal senso del sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro che prima all’opposizione e poi nelle vesti di rappresentante del governo, appena insediatasi ha perorato la causa dell’elevazione, accogliendo anche le sollecitazioni dei sindacati di Polizia, di rappresentanti politici e istituzionali e anche della Chiesa, che con l’arcivescovo di Rossano-Cariati ha denunciato il continuo verificarsi di episodi malavitosi sul territorio. In conclusione ho evidenziato anche che la giurisdizione dell’attuale commissariato si estende da Cariati al confine con Cassano allo Ionio, oltre alle comunità interne albanesi e della Sila Greca, con estensione territoriale triplicata e una competenza che va dal servizio amministrativo e di ordine pubblico alla gestione degli scioperi dal monitoraggio delle attività sportive al servizio di frontiera al porto».