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Autonomia differenziata, Ferrara (M5S): “No a riforme divisive e penalizzanti per la Calabria”

“E’ caldo e sempre piu’ urgente, il tema sull’autonomia differenziata all’indomani del blitz del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, che ne ha depositato il disegno di legge. Una proposta scellerata e che contribuisce ad aumentare il divario fra Nord e Sud Italia considerato il fatto che questa pdl si basa sul criterio della spesa storica. Cio’ vuol dire che in Calabria continueremo ad avere ospedali fatiscenti, acquedotti colabrodo, trasporti obsoleti e inefficienti, scuole sovraffollate sprovviste di mense e di qualsiasi altro servizio che nelle scuole del nord gia’ oggi costituisce la normalita’”.

Lo afferma l’europarlamentare del Movimento 5 stelle Laura Ferrara.

“Alla Lega, – si legge in una nota – cosi’ come a tutto il centrodestra – in particolare ai suoi rappresentanti che governano i territori del Sud,andrebbe ricordato che la coesione territoriale e’ principio cardine delle politiche europee. Anche e soprattutto per questo gran parte delle risorse del Next Generation Eu e dei fondi europei in generale – fa rilevare – sono destinati a colmare il divario fra regioni meno sviluppate e piu’ sviluppate”.

In Italia, continua, “la maggioranza vorrebbe invertire la marcia, continuare a far crescere le regioni settentrionali gia’ avvantaggiate dalla posizione geografica e relegare ai margini quelle del Sud. Se si vuole perseguire la strada dell’autonomia – continua – si faccia con buon senso, senza minare l’unita’ nazionale creando un’Italia di serie A e una di serie B.

Bisogna definire i Livelli essenziali delle prestazioni (Lep). Consapevoli che non si parte tutti dalle stesse condizioni (socio-sanitarie, economiche e infrastrutturali), bisogna appianare le disuguaglianze ancora molto marcate e che penalizzano l’intero Paese. Non esistono italiani del nord e del sud, siamo un unico popolo – conclude – e la politica deve ragionare in termini di solidarieta’ e uguaglianza e non portare avanti riforme divisive e penalizzanti”.

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