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“Circolarizzazione, reclutamento, disavanzo sanitario”: tutti i punti chiave della “manovra d’autunno” in Calabria

di Gaia Serena Ferrara

 

 

Particolarmente corposo e interessante l’intervento del prof. Giuseppe Profiti , il Commissario straordinario di Azienda Zero che ha preso parte alla Conferenza svoltasi stamattina presso la Regione Calabria su alcuni temi scottanti inerenti alla sanità.

Lo stesso presidente della Regione Roberto Occhiuto non ha mancato di sottolineare il ruolo di straordinaria importanza assegnato ad Azienda Zero in materia sanitaria.

“Nello specifico – ha detto Occhiuto – alla competenza del prof. Profiti sono stati affidati alcuni compiti, quali attuare la circolarizzazione del debito ma anche quello di occuparsi del sistema dell’emergenza-urgenza, nonché poi il compito di sopperire al deficit di capacità amministrativa che abbiamo riscontrato nelle aziende sanitarie anche sul tema del reclutamento.”

Questi i nodi centrali che sono “venuti al pettine” nel corso della conferenza e che rappresentano i punti chiave della manovra d’autunno. Una manovra che, come spiega il commissario Profiti, deve la sua definizione all’urgenza che si avvertiva di sottolineare un nuovo aspetto di carattere metodologico: ossia un approccio non più improntato ad obiettivi di carattere giuridico ma anche finanziario.

“Un percorso logico e razionale – spiega Profiti – per arrivare alla determinazione e alla quantificazione il più possibile reale del deficit”.

Poiché il termine ultimo definito ai sensi di legge è il 31 dicembre di quest’anno, verosimilmente un primo quadro certo che riguarda l’entità del debito sanitario calabrese sarà pronto intorno a gennaio-febbraio 2023.

“Tuttavia, la constatazione che l’offerta sanitaria sia fortemente contratta a causa del perdurare di uno squilibrio forte rispetto alla domanda – continua Profiti – ci ha messi di fronte alla necessità di dover ripensare il percorso di commissariamento stesso, non più basato sui conti ma sul capitale umano, sulla sua remunerazione e sull’efficienza del sistema”.

Infatti, come dice lo stesso Profiti, si stima che circa l’80% di una prestazione sanitaria riguardi il capitale umano, ossia il personale sanitario.

Ecco perché la “Manovra d’autunno” si basa sulla combinazione sinergica di due tipi di intervento: strutturale da una parte e contingente dall’altra.

Gli interventi strutturali consentono di incrementare la dotazione di capitale umano, quindi di risorse professionali, con effetti permanenti nel medio e lungo periodo. In sostanza costruiscono i canali attraverso cui il sistema potrà alimentarsi tramite il reclutamento.

Dall’altra parte gli interventi di natura contingente rappresentano una sorta di ponte che permette di accelerare gli effetti positivi della manovre strutturali.

“Un esempio? – dice Profiti – mentre partono i concorsi per le figure professionali a tempo indeterminato, al contempo si mettono in campo delle misure incentivanti che danno la possibilità di rendere il lavoro nelle strutture più efficiente, più performante in termini di orizzonti professionali.”

Il processo è già in atto: reclutamento aggiuntivo di figure professionali (medici cubani), confronto con le parti sociali e i sindacati, potenziamento dei sistemi di risposta sull’emergenza e sulle specializzazioni fondamentali (Cardiologia, Oncologia, Ortopedia, Urologia, tutti settori dove urge avviare e quantificare la capacità di risposta), l’incremento delle risorse per il reclutamento delle figure professionali.

Nello specifico, il numero delle figure professionali coinvolte nei processi di stabilizzazione e di nuovo reclutamento è di 2.589 unità di personale del comparto (infermieri, tecnici, OSS, ecc) e di 1.044 figure dirigenziali.

La stabilizzazione riguarderà 740 unità di personale del comparto e 135 figure dirigenziali, mentre per il consolidamento del turn over e potenziamento dell’emergenza i numeri ammontano a 1819 unità di personale di comparto e 909 unità di figure dirigenziali.

Queste sono solo alcune delle misure e degli interventi già messi in campo da parte della Regione, ma per riuscire a intravedere i primi risultati bisognerà attendere almeno fino a gennaio-febbraio 2023 in quanto, come dice lo stesso Occhiuto, “I risultati si giudicano quando si ha contezza dei numeri”.

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