In una nota il Presidente UNCI CALABRIA Serafino Nucera, manifesta la propria profonda preoccupazione per la grave situazione che si è venuta a creare a causa della grave crisi energetica e il relativo dell’aumento esponenziale delle bollette del gas e della luce.
“Questa emergenza che grava sempre di più sui bilanci di imprese, famiglie e aziende, sta colpendo in modo durissimo i bilanci degli asili nido, delle scuole materne e le Residenze Sociosanitarie per Anziani. Quindi le fasce più deboli della società.
UNCI CALABRIA si fa portavoce del dramma delle imprese ad essa associate afferenti a questi tipi di attività: (la presa in carico degli anziani sofferenti e non più autonomi e la cura e l’educazione dei più piccoli) che stanno vivendo un dramma nell’indifferenza generale finora dimostrata dal governo italiano.
I tagli lineari decisi dal governo italiano – nel c. d. “Piano di sobrietà” sui consumi delle centrali termiche necessari per il riscaldamento degli edifici, comporteranno sia la riduzione dell’accensione di un’ora al giorno a seconda delle fasce climatiche in cui sono suddivise le regioni che il periodo di accensione dei caloriferi per due settimane, tagliando i giorni di consumi a novembre e marzo.
Proprio in questi giorni hanno riaperto i battenti la maggioranza delle scuole dell’infanzia e degli asili nido, ma vista la situazione, questi potrebbero arrivare alla chiusura nel giro di pochi mesi se il governo non si affretta a dare delle risposte adeguate. Sulle famiglie, infatti, andranno a gravare l’inevitabile aumento dei costi riguardanti il rincaro delle bollette energetiche e gli aumenti provocati dall’inflazione.
Tutto ciò comporterà disagi e rinunce che andranno a danneggiare la popolazione più fragile: gli anziani e i bambini.
UNCI CALABRIA ribadisce il suo sostegno ai propri associati che con impegno e determinazione, pur tra grandissime difficoltà e incertezze, non vogliono venire meno ai propri impegni nel fornire ai propri assistiti i servizi che hanno finora garantito e che adesso corrono il serio pericolo di cessare a causa della scarsa, se non nulla attenzione da parte del governo nel fronteggiare l’emergenza del caro bollette”.