Il PD lancia un piano per assumere 900mila giovani nella pubblica amministrazione per rendere operative le ZES , per aggiungere un mese in più di salario ai lavoratori, per sviluppare il Sud. Così il candidato al Senato per i Dem, Nicola Irto.
Irto, ci spieghi meglio questo annuncio. Di che si tratta?
Il PD ha lanciato un piano per assumere 900mila giovani nella pubblica amministrazione. Un progetto gigantesco che offrirà enormi opportunità lavorative ai giovani e consentirà il potenziamento della pubblica amministrazione per velocizzare le procedure ed evitare anche forme improprie di intermediazione che poi sono le pieghe nelle quali si insedia la criminalità. Il piano del PD prevede che entro il 2024 si assumano, con procedure trasparenti, 300mila dipendenti nelle amministrazioni centrali e negli enti territoriali, e che successivamente, fino al 2029, si proceda con l’immissione di almeno 120mila nuovi dipendenti all’anno, per un totale di 900mila nuove assunzioni. E’ la strada per avere una pa efficiente e in grado di affrontare le sfide che ci pone davanti il Pnrr.
Un’idea che sembra andare oltre il “solito” assistenzialismo che tanti contestano alle politiche del centrosinistra. Soprattutto nel Mezzogiorno.
IL PD è l’unico partito che ha le carte in regola per rappresentare il meridione e la Calabria in maniera coerente . Con la carta di Taranto presentata qualche giorno fa dal segretario Letta il PD ha illustrato le sue proposte per il rilancio del sud. Noi,il reddito di cittadinanza vogliamo rafforzarlo perché è uno strumento importante per contrastare la povertà. Ma il reddito di cittadinanza non basta , Il PD ritiene che vada riassorbita tutta la disoccupazione. La gente non vuole solo assistenza ma un lavoro dignitoso ed un salario giusto valorizzando legislativamente l’applicazione dei contratti di lavoro veri ed eliminando i cosiddetti contratti “Pirata “. Oltre che giusto il salario deve essere aumentato e in questa direzione va la nostra proposta che consente ai lavoratori di avere un mese in più in busta paga , senza scaricare il costo sui datori di lavori. Occorre pensare ai giovani senza dimenticare al tempo stesso che vanno migliorati gli aspetti di reinserimento lavorativo e di presa in carico sociale di chi è fuori del mercato del lavoro ed ha una età più avanzata. Se il governo non fosse caduto alcuni correttivi li avremmo già introdotti.
Anche il centrodestra, tuttavia, afferma di avere a cuore le sorti del Sud…
FDI e la Lega vogliono ridiscutere il Pnrr ma questo per il Sud significa mettere in dubbio il vincolo del 40% delle risorse destinate al Mezzogiorno e sarebbe una sciagura in una fase come questa. Il centro destra vuole ripetere la famosa operazione di Tremonti con Berlusconi Presidente del governo e Meloni ministra che scippò i soldi al sud per pagare le quote latte del nord . Oggi Tremonti è un candidato di punta di Fratelli di Italia.
Ok, le assunzioni. Ma cosa avete in mente per cercare di alleggerire le spese sugli italiani, da Nord a Sud?
La questione energetica è drammatica e va risolta. Il PD sul punto è stato sempre coerente . Oggi ci sono molte lacrime di coccodrillo da parte di chi come i 5 stelle sono stati contrari sempre e comunque ad ogni infrastruttura che migliorava l’approvvigionamento del gas o come il centro destra che si schierò nel 2016 a favore del referendum per l’abrogazione della legge sulle trivellazioni per scoprire e utilizzare i giacimenti di gas nei nostri mari. Voglio ricordare solo la dichiarazione della Meloni “ voterò si per l’abrogazione della legge sulle trivellazioni “ Sulle questioni fondamentali del paese solo il Pd ha tenuto coerenza e responsabilità senza inseguire o fomentare umori temporanei per acchiappare qualche voto. I cittadini sono sicuro premieranno la credibilità e la solidità della nostra proposta.
Non crede che, quando si parla di investimenti e assunzioni, i cittadini del Sud siano ormai disillusi?
Il Sud ha molte criticità a partire da quelle infrastrutturali ma al tempo stesso offre grandi opportunità. Mi riferisco ad esempio alle ZES,. Sulle zone economiche speciali va recuperato il tempo perduto e vanno rese operative nell’interesse della nostra economia. La ZES di Gioia Tauro, istituita nel 2017 dal governo PD , deve essere capofila nella possibilità di attrarre investimenti nella sua area retroportuale. Non può continuare ad essere uno dei principali porti per la movimentazione merci ma essere considerata alla stregua di una specie di stazione di servizio nel Mediterraneo. In questo registriamo anche una sottovalutazione da parte della Regione. Nel programma del PD le ZES costituiscono un elemento centrale nel rilancio delle politiche di investimento. I meccanismi di semplificazione e agevolazione anche fiscale sono una grande leva per attrarre investimenti produttivi.