Come ogni venerdì, anche oggi, sono state esposte nella Chiesa di San Giuseppe al Corso, le poesie per la pace. Stamane a sostituire le poesie dei poeti Paolo Marcianò, Caterina Silipo e Nando Spanò, è toccato ai versi presentati da: Maria Rosaria Saturnino, Adalgisa e Rosa Zinnato. Sono tantissimi i poeti che hanno aderito all’iniziativa promossa dal Vicario di S.E. Arcivescovo di Reggio Calabria, don Pasqualino Catanese, e a turno tutte le opere poetiche saranno esibite nella bacheca posta all’entrata della splendida Chiesa posta al centro del Corso Garibaldi di Reggio Calabria. I poeti reggini con questo atto d’amore intendono scuotere dall’indifferenza coloro i quali pensano che ogni tentativo per fermare il genocidio è inutile. Non è così! Un grande storico italiano, che per evitare strumentalizzazioni partitiche, non è il caso di citare, a suo tempo, ha scritto: “L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza”.
Ognuno di noi quindi è tenuto a fornire il proprio contributo e a indignarsi con le proprie forze a tutte le forme di violenza presenti nel mondo. Assistere impunemente, poi, al genocidio in corso a Gaza è intollerabile. Ecco perché la cultura, gli intellettuali, tutti coloro che hanno letto almeno una pagina di un qualsiasi libro di storia, si dovrebbero svegliare dall’insopportabile torpore che li ha colpiti e dare segnali forti ai governanti che hanno perso il senso della ragione. Le poesie sono un piccolo granello di sabbia, ma hanno un significato forte nel dire a gran voce: “Io poeta non ci sto”.
Poesie per la pace alla Chiesa di San Giuseppe al corso di Reggio Calabria
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