“Se non siamo audaci, il che non è sinonimo di irresponsabili, se non siamo terribilmente audaci con i nostri sogni e non crediamo in loro fino a renderli realtà, allora i nostri sogni appassiscono, muoiono, e noi con loro” - Luis Sepúlveda
HomeAgoràAgorà Reggio CalabriaReggio: il 3 ottobre incontro dedicato alla figura di Torquato Tasso

Reggio: il 3 ottobre incontro dedicato alla figura di Torquato Tasso

Con un incontro sul tema  “Torquato Tasso <vittima e protagonista della Controriforma>” (1544-1595) nel 480° anniversario della nascita del poeta, che si terrà giovedì 3 ottobre alle ore 16,45 presso la Sala Giuffrè della Biblioteca De Nava,   l’Associazione Culturale Anassilaos, congiuntamente con la Biblioteca apre gli incontri “Autunno in Biblioteca” 2024. L’omaggio a Torquato Tasso conclude peraltro un ciclo che si è aperto con Francesco Petrarca, che fu protagonista, insieme a Giovanni Boccaccio, della riscoperta delle opere del mondo antico grazie anche ai calabresi Barlaam di Seminara e Leonzio Pilato che furono per essi maestri della lingua greca. E’ proseguito con Ludovico Ariosto, protagonista di quel Rinascimento maturo, ricco di promesse, orgoglioso delle sue scoperte geografiche (l’America nel 1492), artistiche, scientifiche e letterarie ma ad un tempo caratterizzato, anche e soprattutto in Italia da tensioni politiche e da guerra di conquista da parte delle grandi potenze d’Europa (Francia e Spagna) che avrebbero reso schiava l’Italia che lo scrittore osservava, con quel certo ottimismo che nasce dalla consapevolezza  dei contrasti e dall’idea che, come affermava Luigi Pulci, la vita sia “uno zibaldone mescolato di dolce e amaro e di mille sapori vari. Si conclude con un poeta tormentato e angosciato, figlio d’arte (il papà Bernardo  fu all’epoca un poeta apprezzato, autore di liriche e di un poema “L’Amadigi”), pieno di quegli scrupoli religiosi che la Controriforma, nata dal Concilio di Trento, alimentava  negli spiriti più pensosi e che in Tasso divennero anche follia. Il suo desiderio di adattarsi e adattare la sua poesia ai dettami del Concilio – il quale rispondeva, occorre dirlo in sua difesa, agli attacchi dei Riformisti avendo avuto nella storia il merito di aver purificato la Chiesa sia pure con gli eccessi di una riforma moralizzatrice che incise nella vita dei singoli – lo indusse a sottoporre la sua “Gerusalemme Liberata” (1475) all’analisi dei censori ritenendo che le parti per noi lettori contemporanei più poetiche (gli amori di eroi e eroine) fossero non in regola con i dettami di Trento. Mai soddisfatto dalle risposte, pur rassicuranti, decise di riscrivere il poema che divenne “Le Gerusalemme Conquistata”.  Se Petrarca visse la gioia della riscoperta di un mondo insieme antico e nuovo e Ariosto poté godere i frutti di un Rinascimento trionfante, Torquato Tasso visse in una età di angoscia che patì su se stesso con il disadattamento e quella pazzia che gli fece subire  il manicomio. Questo in verità lo rende più vicino, soprattutto nelle Rime, alla nostra inquieta sensibilità visto che anche a noi sembra di vivere una età inquieta nella quale sono venute meno le certezze e la speranza nel futuro. A parlare ancora una volta di Tasso sarà Francesca  Neri, studiosa di letteratura italiana che ha già trattato di Petrarca e Ariosto. Introdurrà  Pina De Felice, Responsabile Poesia Anassilaos e i versi del poeta saranno letti da Daniela Scuncia. Saluti  istituzionali di Daniela Neri, Responsabile della Biblioteca Pietro De Nava. Nel corso dell’incontro saranno esposti  al pubblico, a cura della Biblioteca De Nava,  i seguenti antichi testi: “La Gerusalemme liberata poema del signor Torquato Tasso trasportata in lingua calabrese in ottava rima in questa prima edizione da Carlo Cosentino e dedicata all’eccellentissimo signore  il Signor D. Francesco Maria Carafa” (1737)”;  “La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso” (1628)  ;  “Rime scelte e Aminta di Torquato Tasso” (1824).

Articoli Correlati