Il 30 maggio ad Acquaformosa un incontro carico di emozione e significato tra la comunità arbëresh e una delegazione di studenti e famiglie albanesi, kosovare e macedoni provenienti da Zurigo.
Lo scorso 30 maggio la comunità arbëresh di Acquaformosa ha vissuto un momento di straordinario valore culturale e umano, accogliendo una delegazione della scuola “Shkolla Shqipe Zvicër”, proveniente da Zurigo. A guidarla il Preside Vaxhid Sejdiu, insieme a studenti e famiglie di origine kosovara, albanese e macedone, parte di una diaspora che ha trovato nel contesto elvetico nuove radici per vivere e costruire il futuro, mantenendo però un forte legame con la lingua e le tradizioni d’origine.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie al prezioso coinvolgimento del Polo Arbëresh di Lungro e del suo Dirigente Scolastico, Professor Gianfranco Maletta, unitamente alla maestra Teresa Laffusa, che ha saputo coordinare l’incontro con passione e dedizione, contribuendo in maniera decisiva alla riuscita della giornata.
L’incontro ha avuto il tono autentico di un dialogo tra mondi diversi ma strettamente connessi: da una parte la comunità arbëresh, testimone vivente di una lingua e di una cultura preservate per oltre cinque secoli; dall’altra, giovani studenti che parlano l’albanese contemporaneo, e le cui famiglie hanno vissuto l’esperienza dell’emigrazione in tempi recenti. Nonostante le distanze temporali e linguistiche, la comunicazione è stata profonda, fatta di sguardi, emozioni e senso di appartenenza comune.
Per celebrare questo legame ritrovato, la Pro Loco Bashkuar di Acquaformosa ha donato agli studenti un libro di poesie arbëresh, omaggio del Professor Francesco Altimari dell’Università della Calabria, da sempre figura di riferimento per gli studi sulla cultura e la lingua arbëreshë.
Alle famiglie degli studenti sono state inoltre donati da parte della ProLoco barattoli di miele artigianale dell’azienda locale Straticó, espressione concreta della ricchezza del territorio.
A coinvolgere attivamente i presenti – piccoli e grandi – è stato anche il ritorno di un’antica tradizione ludica: il gioco de ‘pirucevet’, che ha saputo unire vecchie e nuove generazioni in un momento di leggerezza, condivisione e riscoperta.
«Questi incontri non sono semplici eventi cerimoniali — ha commentato la Presidente della Pro Loco Bashkuar, Sara Cordoano — ma veri ponti tra popoli e generazioni, capaci di risvegliare il senso di una storia condivisa che attraversa secoli, confini e lingue diverse.»
L’iniziativa si inserisce in un percorso più ampio di riscoperta e rafforzamento dei legami tra le comunità arbëreshë presenti in Italia e la diaspora albanese nel mondo, ribadendo l’importanza di mantenere viva la memoria delle proprie origini, anche e soprattutto in un contesto globale in continua trasformazione.