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Si inaugura venerdì 10 marzo al BoCs Museum di Cosenza la mostra “Nulla è tangibile” di Zeroottouno, prosecuzione della collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro

Prosegue la collaborazione tra l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso, il Bocs Museum di Cosenza e l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Dopo le mostre di Simone Bergantini, Bruno La Vergata e Luca Sivelli (feat. Vladimir Costabile), il Bocs Museum ospiterà, da domani, venerdì 10 marzo, al 15 aprile, “Nulla è tangibile”, la mostra di Zeroottouno. L’esposizione sarà inaugurata proprio domani, 10 marzo, alle ore 17,00, nella sede del BoCs Museum (piazza Tommaso Campanella, 22, Complesso Monumentale di San Domenico, alla presenza della consigliera delegata del Sindaco alla Cultura, Antonietta Cozza e vedrà la partecipazione, oltre agli artisti, ai curatori e alla direttrice del museo Marilena Cerzoso, anche dei direttori delle Accademie di Belle Arti di Catanzaro e Reggio Calabria, Virgilio Piccari e Piero Sacchetti.

La mostra “Nulla è tangibile” è uno degli appuntamenti promossi dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro per celebrare i suoi 50 anni di attività e rientra nel novero delle iniziative legate al progetto “Ceilings”. Zeroottouno è lo pseudonimo scelto da Giuseppe Guerrisi, calabrese di Cinquefrondi, e dal catanzarese Davide Negro per dare vita, nel 2012, al duo artistico che fin dagli esordi ha inteso esplorare le relazioni tra uomo e ambiente, guardando alla natura come protagonista della propria indagine. Gli elementi naturali, quindi, sono parte integrante delle loro opere, fino a diventarne forza creatrice e dirompente. Così, l’attenzione degli artisti si è concentrata nel tempo sulle questioni ambientali e culturali, indagando sulle potenziali connessioni che sussistono tra esse e puntando a sensibilizzare lo spettatore coinvolgendolo visivamente e interattivamente.

Natura e memoria sono le parole chiave per comprendere il lavoro più maturo di Zeroottouno – spiega Simona Caramia, docente dell’Accademia di Belle Arti e curatrice della mostra assieme al collega Giuseppe Negro -. I due artisti, a partire dalla ricerca iniziale degli elementi naturali, hanno continuato a sviluppare e indagare la relazione con l’uomo, con il suo passato e il suo passaggio, con i luoghi antropizzati e con il racconto dei ricordi, attraverso l’uso di linguaggi differenti, dalla scultura alle installazioni sonore e luminose”.

Hanno collaborato all’allestimento Giovanni D’Andrea, Michela Spadafora, Miriam Piccari, Matteo Marino, Luca Granato, Samuele Negro, Giovambattista Barberio.

La mostra sarà visitabile secondo i seguenti orari: dal martedì al venerdì, dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00. Il sabato, dalle 9,00 alle 13,00.

Come per le altre mostre promosse dall’Aba Catanzaro al Bocs Museum, gli spazi del museo vedranno un’integrazione tra l’esposizione temporanea di Zeroottouno e la permanente del Bocs. Inoltre, la mostra di Zeroottouno al Bocs Museum segna un ulteriore passo in avanti nella collaborazione sulla promozione dell’arte tra il museo cosentino, l’Accademia catanzarese e quella di Reggio Calabria.

E’ nota, infatti, l’intenzione delle Accademie di Catanzaro e Reggio di procedere verso l’istituzione di un Politecnico delle Arti regionale e la mostra ne anticipa una parte delle potenzialità evidenziando le molteplici competenze e professionalità di cui Aba Catanzaro e Reggio Calabria dispongono. Guerrisi, infatti, insegna Scultura all’Accademia del capoluogo, mentre Negro insegna Fotografia a quella reggina. Il Bocs Museum, poi, è diretto da Marilena Cerzoso che è anche presidente dell’Aba di Reggio Calabria: si completa così una triangolazione attraverso cui si concretizza una rete capace di dare forma, spazio e quindi risalto all’arte contemporanea prodotta in Calabria e alla formazione artistica.

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