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La compagnia teatrale BA17 approdato a Badolato e danza il suo Nòstos

È una parola antica, NóSTOS, ed è il titolo del progetto che la Compagnia Teatrale BA17 ha portato al “Badolato Tarantella Festival” dal 22 al 26 agosto: cinque serate dedicate completamente alla danza popolare, con i suoi misteri, le sue movenze eleganti e ritmate, le sue figure. Il maestro Francesco Nicastro e la performer Angelica Artemisia Pedatella hanno lavorato con decine di persone provenienti da ogni parte, italiani e stranieri, insegnando i passi della tarantella calabrese originale e spiegandone la dimensione sociologica e misterica. Il progetto “NóSTOS – Teatro e Danza del Sud” è l’ultima creatura del team BA17, nato nel gennaio scorso all’interno della programmazione della compagnia e votato a raccontare ancora una volta la Calabria nella sua totale complessità e bellezza. Il progetto prevede non solo la divulgazione della danza tradizionale, ma del mondo culturale e sonoro che ruota attorno ad essa. Dopo aver debuttato questa estate, lo scorso 3 agosto con lo spettacolo “Miti e leggende d’Italia” in collaborazione con i Duosfera – Giulio Tampalini e Daniele Fabio – il progetto approdato al festival di Badolato ha lanciato un percorso inedito di formazione, in cui tecnica della danza e cultura si sintetizzano in un insegnamento inedito.

«La cosa più importante – spiega Angelica Artemisia Pedatella – quando si esprime artisticamente se stessi è essere consapevoli dell’intenzione interiore. Il movimento puro non esiste. Gli animali e i bambini quando si muovono sono animati da una intenzione. Non si tratta di un ragionamento razionale, ma di una dimensione interiore che cresce grazie alle suggestioni che si è in grado di raccogliere. Raccontare il mondo culturale popolare mentre si allena il corpo significa trasformare se stessi. Questo è un grande progetto di formazione che abbiamo in mente da tempo e che finalmente è al suo debutto». Saranno infatti attivati da ottobre, con due incontri già nel mese di settembre, i corsi di formazione di danza popolare e di recitazione organizzati e tenuti dagli artisti della Compagnia Teatrale BA17 all’interno del progetto di formazione “CPA – Centro Per le Arti”, la cui prima sede sarà attiva a Lamezia Terme. Anche questa iniziativa rientra nel macroprogetto “RINASCIMENTO CALABRESE” che ormai da due anni la Compagnia porta avanti, raccontando la Calabria attraverso workshop, spettacoli, opere audiovisive e narrazioni che mirano a ricostruire la vera identità di questa terra.

«Rinascimento Calabrese – continua Angelica Artemisia Pedatella, ideatrice del programma – è nato nel momento in cui, realizzando le riprese del nostro primo grande progetto “Mamè”, mi sono resa conto che non sapevo cosa fosse la Calabria, o meglio non riuscivo a mettere insieme in un unico quadro, in una definizione semplice e focalizzata la enorme varietà e la complessità culturale e materiale di questa terra antichissima e misteriosa. La ho sempre vista “selvaggia” ma solo perché nasconde davvero mille segreti. L’aspetto più importante che ho rilevato è che il Rinascimento italiano deve moltissimo alla Calabria ma questo non è scritto da nessuna parte. Lo sappiamo in pochi. Da quel momento il mio obiettivo insieme alla Compagnia BA17 è stato quello di portare in luce, pezzo per pezzo, i frammenti di questo mosaico pazzesco. È un lavoro lungo e impegnativo ma pieno di straordinarie sorprese. Così raccontiamo la storia drammatizzandola, riprendiamo le pietre lasciando che narrino l’identità dei territori, insegniamo la danza popolare per resuscitare la verità delle movenze antiche e cerchiamo contemporaneamente di indurre nelle persone il desiderio di formazione artistica. Un popolo che si forma e si cura della propria crescita personale è un popolo che riporta sul termometro della bellezza la sua mentalità. Si parla tanto di mentalità dei calabresi ma le iniziative per migliorare anche la parte immateriale di questa regione, la percezione delle persone, è un tema su cui non c’è una pianificazione consapevole e programmata. Si fanno miriadi di iniziative in cui la gente partecipa di lato o, ancor peggio, assiste passivamente. Non dico che non ci sia formazione, ma questa non è orientata secondo quelle che sono le esigenze di un risveglio dell’identità culturale della regione. Un’operazione del genere, che noi stiamo cercando di attuare, permetterebbe una reale crescita di tanti settori: se la gente è creativa e consapevole, qualunque sia il campo in cui esercita il proprio ingegno, questo sarà una crescita di tutti e del territorio. Una integrazione tra eventi, opere realizzate e formazione è quello che ci proponiamo di fare. Abbiamo sempre coinvolto i territori, scoperto interazioni straordinarie con altre menti creative. Adesso il nostro intento è di implementare al massimo questa nostra vocazione. Il Rinascimento calabrese non è solo l’esecuzione del nostro lavoro di ricerca, ma un dialogo costante con la gente attraverso la condivisione della nostra arte». I corsi di danza popolare saranno dunque una parte essenziale del programma di formazione.

«Questa nostra antica arte della danza – conclude il maestro Francesco Nicastro – ci ha già messo in contatto ormai da tempo con altre realtà artistiche del sud. Forti legami di amicizia ci legano alla Puglia e non solo. Raccontiamo la nostra storia ballando. La straordinarietà del progetto Nóstos è proprio questo ritorno alle radici. In questi giorni badolatesi tante persone si sono avvicinate alla nostra tarantella e ne hanno scoperto i benefici psicofisici. Non si tratta, infatti, del semplice ballare sciolto, ma di una danza che fa bene alla colonna vertebrale, alla psiche, che libera il movimento, che dà un ritmo al respiro, che aumenta la consapevolezza del corpo oltre ad educare la mente». Nóstos è una parola greca, il suo significato di “desiderio sofferto di tornare”, di voglia di casa e di radici riguarda la possibilità di ritrovare se stessi. Fu il grande viaggio di Ulisse nel Mediterraneo e oggi è il grande progetto culturale di questo team di artisti che ritrova le proprie radici e vi conduce gli altri. Sulle pagine social della Compagnia è possibile trovare tutte le informazioni per accedere ai corsi e per partecipare alle diverse iniziative.-

 

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