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La consigliera Bresciani su traffico, parcheggi, ZTL e commercio: “Cosenza necessita di un piano rivoluzionario”

L’attuale condizione in cui la città si trova in merito alla viabilità e alla sosta non è sostenibile. È necessario modificare la mobilità urbana e il piano della sosta attraverso azioni innovative e non con una revisione di quanto deciso dalla precedente amministrazione, visto che le scelte che si compiono nel campo della mobilità ricadono sulla vita delle persone e dei lavoratori.

Cosenza, da diversi anni ormai, è diventata una giungla urbana dove pedoni, bambini, anziani, persone con disabilità, donne con passeggini devono prestare la massima attenzione per evitare incidenti a causa del gran numero delle auto in circolazione, ma soprattutto a causa del traffico caotico, delle auto parcheggiate in doppia e tripla fila, del mancato rispetto delle regole e, come lamentano sempre più cittadini, per l’assenza sulle strade degli agenti della Polizia municipale.

Ma partiamo dalle ZTL, strumenti dissuasivi della mobilità privata in tutta Italia. A Cosenza, invece, rappresentano il miglior posto dove parcheggiare gratis, occupando ogni spazio disponibile. Spesso si espone anche il contrassegno destinato alle persone con disabilità per evitare la rimozione tramite carro attrezzi e la conseguente sanzione.

Passiamo al problema parcheggi. Forse non tutti sanno che in città esistono parcheggi strutturali che mettono a disposizione 2mila 873 posti auto tra Tribunale, Ospedale, Due Fiumi, Aldo Moro, più i 306 posti di piazza Bilotti e il parcheggio di Portapiana. Purtroppo, i parcheggi privati vicino alla Stazione delle Autolinee, al comune, all’area della vecchia stazione ferroviaria di piazza Matteotti non intercettano la domanda di parcheggio degli utenti e rimangono molto al di sotto della capacità di riempimento. Ai parcheggi in struttura si aggiungono oltre 10.000 (diecimila) posti su strada nella sola area della sosta tariffata, con una offerta totale che pone – considerando il rapporto abitanti /posti auto – la città di Cosenza tra le prime 10 città d’Italia. I parcheggi strutturali sono comunali, sebbene siano stati dati in concessione, e purtroppo restano quasi sempre vuoti. Il piano della sosta ha ignorato completamente queste alternative, evitando di proporre abbonamenti più convenienti per chi parcheggia al chiuso, in modo da avere strade più libere dalle vetture che invadono la città e la rendono invivibile e brutta. Troppe auto in superficie cambiano completamente il paesaggio urbano, causando pericolosi impatti per la salute dei cittadini.

Ritengo sia necessario promuovere il trasporto pubblico, anche attuando scelte coraggiose. Perché non seguire l’esempio del sindaco di Bari che ha deciso di far pagare un abbonamento annuale a soli 20 euro, coprendo i costi con fondi comunitari? Bisogna, inoltre, intervenire sulla promozione della mobilità ciclopedonale continua e sicura e non più spezzettata e pericolosa come quella ereditata dall’amministrazione Occhiuto.

E se si intende realmente potenziare la vocazione commerciale e di servizio della nostra città, caratterizzandone la sua unicità attraverso il miglioramento della sua vivibilità, non è sufficiente una tariffa della sosta a favore dei commercianti del Corso e dei loro clienti se poi manca la programmazione di una serie di manifestazioni sull’Isola pedonale, sgombra da bancarelle irregolari che vendono di tutto e di più senza scontrino fiscale anche nei pressi di piazze importanti, dove non possono essere tollerate. Questo è un argomento che sconfina, tuttavia, in un discorso di opportunità, legalità, concorrenza commerciale e sicurezza che non deve essere trascurato se si vuole rompere con il passato e garantire i diritti a tutti i cittadini/contribuenti.

 

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