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Comitato Difesa Consumatori: “I giocattoli di Natale tossici e non sicuri sono sempre di più, come riconoscerli?”

Comitato Difesa Consumatori ritiene doveroso, così come è consuetudine puntualmente ogni anno, far conoscere alle famiglie le norme per l’acquisto di giocattoli sicuri da quelli potenzialmente dannosi per la salute dei soggetti più deboli ossia dei bambini anche perché sono sempre di più le intere partite di bambole e macchinine messe sul mercato a un prezzo irrisorio e super appetibile che non soddisfano gli standard di sicurezza.

La letterina a Babbo Natale, prosegue il prof. Pietro VITELLI responsabile del Comitato Difesa Consumatori durante le feste di natale è qualcosa di sacro per i più piccoli, accontentare i bambini sui regali di Natale è un imperativo, ed è giusto che sia così, purché siano giocattoli sicuri.

Il primo allarme venne dato nel 2019 dove  tutti i tabloid inglesi, riportarono la notizia che  due bambole pericolose importate dalla Cina e in commercio  anche da noi , molto simili a Barbie e alle principesse di Frozen, vendute con il nome di Sweet Fashion Doll e Girl Beautiful Doll per poco più di una sterlina fino a un massimo di tre, che “potrebbero mettere i bambini a rischio di problemi di fertilità a lungo termine” Controllare bene le certificazioni del giocattolo è fondamentale, in primis CE (apposto dal produttore stesso, dichiara che quel giocattolo è conforme ai regolamenti europei) ma anche Ecocert, OEKO-TEX® (sistema di controllo e certificazione indipendente), GS e Spiel Gut (questi ultimi certificano l’assenza di sostanze tossiche), con una predilezione per i materiali naturali, come il legno grezzo non verniciato o decorato ma non con vernici tossiche (con certificazione FSC o PEFC ), la stoffa e il cotone biologico per le bambole e le fibre naturali o ecologiche per i peluche.

 

Comprendiamo le ristrettezze finanziarie a cui sono sottoposte le famiglie italiane al momento, ma vorrei consigliare i genitori a resistere alla tentazione di acquistare giocattoli a basso costo e senza certificazione accennata”, dichiara il prof. Pietro VITELLI responsabile del Sodalizio denominato Comitato Difesa Consumatori, la letterina a Babbo Natale è qualcosa di sacro, ma la garanzia di sicurezza molto di più.

 

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