Per i nuclei non percettori di RdC, circa il 46% degli assegni pagati per figlio si riferisce a beneficiari appartenenti a nuclei con ISEE inferiore ai 15mila euro; circa il 20% dei figli, invece, appartiene a nuclei familiari che non hanno presentato ISEE. Per essi, con riferimento al mese di settembre, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, va da poco meno di 50 euro (per chi non presenta ISEE o supera i 40mila euro) a 195 euro per le classi di ISEE fino a 15mila euro. Si ricorda che l’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, va da un minimo di 50 euro in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 40mila euro, ad un massimo di 175 euro per ISEE fino a 15mila euro. Sempre nel mese di settembre, il 47% dei figli raggiunti dalla misura si concentrano al Nord, e per essi si osservano importi medi piu’ modesti avendo livelli di ISEE piu’ elevato, mentre al Sud vi e’ una minore consistenza di beneficiari (34%) e per essi si osservano importi mensili mediamente piu’ alti in relazione a livelli di ISEE mediamente piu’ bassi in queste aree: il valore minimo dell’importo si registra nella Provincia autonoma di Bolzano, dove per ciascun figlio si ha un importo mensile pari a 133 euro ed il valore massimo, pari a 167 euro per ciascun figlio, si registra in Calabria.
Inps, Assegno unico: 167 euro per ciascun figlio, il valore massimo al sud si registra in Calabria
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