Il progetto dei Presìdi Slow Food nasce nel 1998, comprendendo l’urgenza di salvare la biodiversità alimentare, prodotti a rischio estinzione: varietà vegetali, razze animali, pani, formaggi, salumi, dolci. Oggi in 79 nazioni sono Presìdio 643 prodotti di cui 367 in Italia.
A distanza di 25 anni, a Reggio Calabria si è presentata la nascita del Presìdio “Arancia Belladonna di San Giuseppe”, una varietà che troviamo esclusivamente dalla fine di marzo e fino a maggio, e che nelle vallate del Gallico e Catona, a nord della città, è a rischio abbandono a favore di varietà più diffuse e commerciali.
Un risultato importante per il gruppo di produttori “resistenti” che con caparbietà non hanno voluto piegarsi alle logiche di mercato che notoriamente soffoca i piccoli agricoltori riducendo in maniera scellerata la remunerazione. Ma soprattutto non hanno voluto abbandonare la varietà che ha rappresentato la storia agrumaria di Reggio insieme al bergamotto.
Un percorso, quello del Presìdio, avviato nel 2014 da Slow Food Reggio Calabria che si è impegnata con costanza e determinazione affinchè potesse essere salvaguardata l’agrobiodiversità delle vallate a nord della città. Soprattutto grande merito a @Francesco Saccà che ha messo a disposizione gratuitamente le proprie competenze con la passione che lo contraddistingue, seguendo tutte le fasi del percorso dalla proposta alla realizzazione.
Obiettivo raggiunto grazie alla volontà politica e al sostegno economico della @Città Metropolitana che ha trovato in Giuseppe Giordano, delegato all’agricoltura, un interlocutore sensibile ai progetti di Slow Food.
Alla conferenza stampa di presentazione, come auspicato organizzata e ospitata da Città Metropolitana a Palazzo Alvaro, erano presenti e fatto gli onori di casa, il sindato ff Carmelo Versace e il delegato Giuseppe Giordano, ma anche il settore tecnico che ha seguito con scrupolo tutto l’iter. Nei loro interventi hanno dichiarato impegno futuro indirizzato al sostegno di azioni e interventi per lo sviluppo sostenibile del territorio e delle comunità che vi abitano.
Hanno preso parte inoltre il responsabile regionale dei Presìdi, Alberto Carpino, che ha fatto una fotografia dei principali progetti che Slow Food promuove nel mondo, di quelli in Calabria, dove i risultati raggiunti restituiscono dignità alle persone, dove ogni prodotto racconta di persone, di luoghi, di paesaggi.
Michelangelo D’Ambrosio, portavoce di Slow Food Calabria, che ha sottolineato l’importanza dell’attivismo e della partecipazione, cuore pulsante dell’associazione internazionale. Una rete che ha saputo invertire la tendenza consolidata negli ultimi 70 anni di storia, che vedeva decretare al prezzo il successo o meno di un prodotto, e ponendo invece il giusto valore assoluto, non solo alle qualità organolettiche, ma alla cultura, ai territori, alla salute, all’ambiente e alla sostenibilità.
Oltre gli organi di stampa e i produttori, in sala anche i Cuochi dell’Alleanza Slow Food di RC sempre pronti a promuovere i prodotti locali attraverso la loro cucina; una delegazione di @Conpait Calabria e il presidente nazionale della @Confederazione dei Pasticceri.
Davide Destefano, Angelo Musolino, Fabio Taverna, soci storici slow, a cui va il merito di aver avviato per primi una propria produzione di dolci e sorbetti con l’impiego della succosa arancia, già quando la “Belladonna” è stata censita dall’Arca del Gusto, primo passo verso il riconoscimento di Presìdio. Angelo inoltre, a nome dei pasticceri reggini, ha lanciato una proposta di progetto di filiera per l’impiego, la promozione e il consumo dell’#aranciaBelladonna.
La presentazione è avvenuta il giorno dopo la “Giornata Mondiale dell’Alimentazione: non lasciare nessuno indietro”.