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Al via a Mendicino (CS) la V edizione della stagione teatrale “Sguardi a Sud”

Giovedì 22 settembre, alle ore 18.00, presso il Palazzo Campagna di Mendicino, verrà presentata in conferenza stampa la quinta edizione di Sguardi a Sud, la rassegna di teatro contemporaneo che si terrà dal 25 settembre all’11 dicembre al Teatro Comunale di Mendicino. Nel corso della conferenza stampa, interverranno: l’ingegner Antonio Palermo (sindaco di Mendicino), Rossella Giordano (assessore al teatro e agli eventi del Comune di Mendicino), Mario Massaro (direttore artistico della rassegna) ed Elisa Ianni Palarchio (Teatro comunale di Mendicino). A moderare l’incontro, l’ufficio stampa della rassegna Denise Ubbriaco. 

 “Sguardi a Sud” è una stagione teatrale unica sul territorio, curata dalla compagnia Porta Cenere, con il patrocinio del Comune di Mendicino. Una compagnia composta da professionisti del settore teatrale, musicale e artistico che sperimenta nuovi linguaggi, lancia i giovani attori, promuove il territorio ed è presente nei più importanti festival nazionali. Già nelle precedenti edizioni, “Sguardi a Sud” ha dato risalto a tutte quelle compagnie nazionali e internazionali che hanno conquistato il plauso di pubblico e critica, offrendo così agli spettatori una proposta teatrale variegata che punta all’eccellenza, che intreccia continue relazioni con professionisti insigniti di numerosi premi e che coltiva un pensiero critico radicale sull’esistente interpellando nuovi immaginari. Indimenticabile “La Lettera” di Paolo Nani, uno degli spettacoli più rappresentati al mondo. Un vero successo che ha conquistato il pubblico del territorio calabrese con le sorprendenti trasformazioni del formidabile artista.

 “Sguardi a Sud” è un contenitore di idee, di iniziative e di incontri finalizzati a riportare la gente a teatro, che prevede anche teatro ragazzi e laboratori con alcuni dei più importanti enti pubblici e privati. La compagnia Porta Cenere ha vinto numerosi premi per i cortometraggi realizzati con PartecipaAzione Aps. Nel 2021, è stata inoltre riconosciuta “Compagnia di innovazione e del teatro per l’infanzia e la gioventù” da parte del ministero della Cultura e Compagnia di Produzione della Regione Calabria. L’attenzione rivolta alla contemporaneità del teatro e all’educazione di giovani professionisti del settore ha reso la stagione un punto di riferimento per gli appassionati e non solo.

 Il direttore artistico Mario Massaro ha dichiarato che: «Anche quest’anno, siamo riusciti a realizzare una stagione di teatro contemporaneo mettendo insieme compagnie nazionali che si alterneranno con spettacoli rinomati. Cerchiamo di dare continuità a un evento ormai consolidato negli anni, difficilissimo da organizzare, che ha il suo fulcro centrale nel lavoro di tanti artisti e tecnici del mondo dello spettacolo. Una stagione ricca, che offre svariati appuntamenti e che ci permette di riprendere le attività con la solita determinazione e con l’entusiasmo di chi crede ancora che il teatro sia una delle più alte forme artistiche di comunicazione da salvaguardare e tutelare».

L’assessore al teatro e agli eventi del Comune di Mendicino Rossella Giordano ha evidenziato che: «La scorsa stagione teatrale ha visto una partecipazione di pubblico davvero consistente e sono certa che questa nuova stagione non sarà da meno. Così come sono certa che tutti gli spettacoli che andranno in scena avranno un alto gradimento in quanto tutti realizzati da apprezzate compagnie teatrali su scala nazionale e tutti di elevata qualità. E proprio per questo motivo invito tutti gli amanti del teatro a venire a Mendicino certa che ne rimarranno soddisfatti».

La stagione teatrale “Sguardi a Sud” si aprirà domenica 25 settembre con la prima nazionale dello spettacolo “4×25”, scritto, diretto e interpretato da Lorenzo Praticò in una produzione di Rossosimona di Rende (CS), vincitrice del Premio Scenario nel 2001. Un monologo a più voci, o meglio un dialogo per voce sola, con personaggi diversi che si raccontano e vengono raccontati in uno spazio simbolico e in un tempo che potrebbe definirsi “essenziale”. Una narrazione che lascia poco spazio alla speranza. Le isole di leggerezza rappresentano un semplice tentativo di prendere fiato, senza smarrire la propria identità. Uno spettacolo che si focalizza su temi attualissimi come il lavoro e ripercorre la storia di lavoratori senza nomi e senza volti, parla di muri da scalare, di dignità calpestata e di lunghe strade da percorrere.

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