“La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla” - Gabriel Garcia Marquez
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Emergenza igienico-sanitaria a Corigliano-Rossano: chiesta bonifica al Comune dal 2019

  • “È vero oppure no, così come è agli atti, che Azienda Sanitaria Provinciale e Polizia Locale, a seguito di sopralluoghi e perizie sollecitate dai denuncianti, richiedono dal 2019 interventi urgenti di bonifica sul sito per grave rischio della salute e dell’incolumità pubblica?
  • È vero oppure no che la bonifica urgente di quella casa-discarica, per la tutela di un interesse pubblico, non ha nulla a che vedere con il presunto percorso dei servizi sociali per la persona privata interessata? In ogni caso, in questo percorso che durerebbe da tre anni, è previsto dalle assistenti sociali che il soggetto in cura debba restare comunque nella casa-discarica ampiamente documentata e quindi in condizioni disumane ed incivili?
  • È vero oppure no che c’è un intero quartiere che, denunce e relazioni depositate, da tre anni non può fruire degli spazi pubblici, che ogni giorno combatte con topi ed escrementi di ogni tipologia e che è costretto a vivere agli arresti domiciliari per gli odori nauseabondi e putrescenti che a tutte le ore del giorno e della notte, fuoriescono da quella casa-discarica in Via Cerasaro in cui a tutt’oggi viene lasciata la persona che lo abita?
  • È vero oppure no, così come ha dichiarato la stessa persona che abbisogna di cure e sostegni dalla pubblica autorità, che non si è mai intervenuti per interrompere con bonifica quello stato di gravissima emergenza igienico-sanitaria che dall’interno della privata abitazione si espande ed estende a tutti gli spazi e contesti esterni, essendovi quindi dalle prime denunce e dai richiesti solleciti di tre anni fa tutte le condizioni di fatto e di diritto, oggi gravemente peggiorate, per la tutela preminente dell’interesse pubblico, così come già ampiamente certificato da Asp e Polizia Locale?
  • È vero oppure no che, così come riportato anche nelle ultime denunce sporte nei giorni scorsi al Commissariato di Polizia, a seguito delle tristissime immagini che fotografano la discarica in cui viene lasciata ad oggi (30 agosto 2022) quella povera persona da tre anni, all’interno dell’immobile in questione resta tutt’ora una bombola di gas in precarissime condizioni ed a fortissimo rischio; sia per gli abitanti dei piani superiori, tra cui una bambina di 3 anni e dell’intero quartiere, sia soprattutto per le documentate condizioni psico-fisiche della persona in questione, indicata dai servizi sociali ed in tutte le denunce sporte, come oggettivamente necessitante di cure e di trattamenti di disintossicazione da alcol, nonché responsabile qualche settimana fa di un incendio colposo (anch’esso denunciato), fortunatamente domato dai vicini?
  • È vero oppure no, così come è stato affermato (e non smentito) in diverse dichiarazioni degli stessi assistenti sociali interessate che i servizi sociali comunali abbiano già proposto e riproposto sul tavolo di responsabile, dirigente e sindaco, in 3 diverse relazioni sul caso specifico, consegnate in diversi momenti passati, la nomina di un amministratore di sostegno per la persona e la bonifica di quel sito, mai prese in considerazione ad oggi dall’Amministrazione Comunale?”

Sono, queste, le precise domande che il Comitato civico per la tutela della dignità, della salute, della sicurezza e della libertà delle persone e degli animali in Via Cerasaro, nel Centro Storico di Rossano (Corigliano-Rossano) porrà stamani (martedì 30 agosto) all’assessore alla trasparenza amministrativa, agli affari legali e generali ed alla polizia locale Mauro Mitidieri in un incontro ad hoc a Palazzo di Città, in Piazza Steri, richiesto e convocato informalmente dall’ente.

“Ciò che continua ad essere oltre ogni limite di tollerabilità resta l’indifferenza dell’Amministrazione Comunale rispetto ad uno dei due problemi oggettivi, quello dell’emergenza igienico-sanitaria in Via Cerasaro, ripetutamente documentata da tutti gli altri soggetti pubblici coinvolti. Né, infatti, nella difesa d’ufficio della maggioranza (a quanto pare sostitutiva dell’invece doverosa comunicazione istituzionale) né negli oltre 12 minuti di monologo del sindaco intervistato da un’emittente locale emerge una parola, dicasi una, sull’oggettiva emergenza igienico-sanitaria e sul gravissimo rischio per salute e sicurezza pubblica denunciato in tutte le sedi dai residenti da tre anni e che da tre anni viene dettagliatamente documentato in relazioni e richieste di intervento destinate al comune da Polizia Locale e Azienda Sanitaria Provinciale.” Concludono i rappresentanti.

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