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Reggio, Polizia Locale “senza arretrati”: la CISL FP proclama lo stato di agitazione ad oltranza

Il Coordinamento delle Polizie Locali della CISL FP denuncia pubblicamente il mancato pagamento degli arretrati dovuti al personale del settore, nonostante i numerosi tentativi di risoluzione attraverso il dialogo e le promesse dell’Amministrazione.

In particolare, si segnala il mancato versamento dell’indennità di turnazione relativa al mese di luglio 2025. “Siamo ormai a fine ottobre e, nonostante gli impegni assunti e l’invio delle buste paga sin dall’inizio della scorsa settimana, i lavoratori attendono ancora l’accredito di quanto guadagnato con fatica e dedizione”.

“Il personale della Polizia Locale ha garantito la presenza costante durante l’intensa stagione estiva e in occasione delle festività mariane, assicurando il regolare svolgimento di eventi e manifestazioni senza alcuna criticità. Tuttavia, questo impegno non è stato ripagato con il riconoscimento economico dovuto”.

Il Coordinamento denuncia una situazione che definisce “una presa in giro” nei confronti degli operatori, spesso chiamati a intervenire in condizioni climatiche estreme, di giorno e di notte, anche nei festivi, mentre tutti gli altri sono a casa.

«È ora di dire basta – scrive il Coordinamento –. Basta operatori strumentalizzati per far quadrare i conti dell’Ente. Si ricordi che un quarto delle entrate del bilancio proviene dalle attività della Polizia Locale, realizzate con sacrifici enormi e orari spesso inaccettabili».

Per questo motivo, la CISL FP proclama lo stato di agitazione ad oltranza, senza soluzione di continuità. Verranno organizzate assemblee e sit-in a giorni alterni, della durata di un’ora ciascuno, davanti a Palazzo San Giorgio in Piazza Italia, nel rispetto delle normative di pubblica sicurezza.

«È finito il tempo del dialogo con l’Amministrazione – conclude la nota –. Non per colpa della CISL FP, ma perché quel dialogo è stato usato solo per prendere tempo e raccontare bugie. Ora inizia il tempo della lotta sindacale: si torna in piazza».

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