Un percorso di sensibilizzazione e tutela dei giovani per proteggerli dal gioco d’azzardo, è stato promosso dal Corecom Calabria. Domani il primo appuntamento in collaborazione con l’Ordine dei medici della provincia di Reggio Calabria e con la partecipazione della garante della salute della Regione Calabria Anna Maria Stanganelli. Lo annuncianto Fulvio Scarpino, Mario Mazza e Pasquale Petrolo.
“I numeri, oggi – è scritto in una nota del Corecom – inchiodano alle proprie responsabilità chiunque preferisca lo sguardo basso alla denuncia coraggiosa. Secondo l’Istituto superiore di sanità, il 53% degli studenti italiani tra i 15 e i 19 anni ha giocato d’azzardo almeno una volta nel 2023. Oltre 120.000 adolescenti sono già considerati a rischio patologico, con diagnosi di ‘disturbo da gioco d’azzardo’ in crescita del 15%. Nel solo 2024, il 14% degli studenti ha dichiarato di aver giocato d’azzardo online, quasi il doppio rispetto al 7,9% del 2019. Il dato che più inquieta riguarda le ragazze: la partecipazione è triplicata in pochi anni, dal 2,7% all’8,7%. I ragazzi restano i più esposti, con il 29% coinvolto contro il 16% delle coetanee, e una propensione doppia all’uso delle piattaforme digitali. L’Italia presenta la più alta incidenza di gioco d’azzardo tra gli adolescenti in Europa, il 45%, ben oltre la media europea del 37%”.
“Nessuna alleanza esclusa, nessuna voce marginale: la strategia sarà costruita con chi quotidianamente affronta la fragilità minorile e non con chi si accontenta di proclami astratti – commenta il Comitato -. Siamo consapevoli che ostacoli e ambiguità si annidano anche nelle pieghe dello Stato, quando pareri e consulenze ‘scientifiche’ si mettono al servizio degli interessi dell’industria dell’azzardo, anziché della salute pubblica. Ma la risposta deve essere corale, radicale, senza più zone grigie: denunciare le trappole digitali, monitorare ogni operazione di marketing che miri ai minori, presidiare i social, educare al dubbio e al pensiero critico, ascoltare e accogliere, segnalare ogni abuso. Tutte azioni fondamentali per offrire a famiglie e ragazzi strumenti veri, reali, concreti, per distinguere il gioco dalla trappola, la libertà dalla dipendenza”.