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A Cariati tripudio di emozioni per “La notte del campione”

Un tripudio di emozioni meravigliose ha accompagnato l’evento dedicato ad Antonio Fuoco, pilota Ferrari entrato di diritto nella storia dell’automobilismo internazionale dopo la vittoria, al volante della sua Ferrari 499P, della 24 Ore di Le Mans, la gara di endurance più antica, famosa e prestigiosa del mondo.

 

A dare il via ai festeggiamenti, già dal tramonto, è il bellissimo colpo d’occhio regalato dalla sfilata di auto Ferrari sul lungomare C. Colombo.

 

Centinaia di tifosi e diversi fan club Ferrari provenienti da Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria, Jesi e Latina, si sono ritrovati nella cittadina jonica per partecipare a “La notte del Campione”, una notte indimenticabile in cui oltre al pilota, allo sportivo, al talento, è emersa la parte più intima, più segreta, più genuina del ventottenne cariatese.

 

Oltre alla mamma Lina, al fratello Leonardo ed a tutta la famiglia, presenti molti ospiti, giornalisti e cariche istituzionali: il Presidente Unione Imprese Centenarie Fortunato Amarelli, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Cosenza Antonio Tridico, il Senatore Ernesto Rapani, il consigliere regionale Davide Tavernise, il Sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi.

 

A fare gli onori di casa il Sindaco Cataldo Minò che, assieme alla sua compagine amministrativa, ha fortemente voluto la realizzazione dell’evento per rendere il giusto omaggio al concittadino che ha portato il nome di Cariati sulla vetta del Mondo.

 

Sul palco, allestito in piazza Padre Pio, la prima indimenticabile kart del pilota, quella da cui tutto è iniziato, il casco e la tuta rosso Ferrari.

 

Ad accogliere il campione, il presentatore Giuseppe Greco ed il telecronista sportivo di Sky Lucio Rizzica che ha definito il pilota <<orgoglio di questa terra e dell’Italia che corre in giro per il mondo>>.

 

Con loro, a ripercorrere la carriera del pilota sin dagli esordi, anche il manager Francesco Principe, vero valore aggiunto di Antonio Fuoco, ed il giornalista ed esperto di motori Albino Talarico: <<Oltre al talento – ha commentato Talarico- Antonio ha una grande educazione familiare alle spalle. E’ nato per correre- ha aggiunto- ed ha tutte le carte in regola per vincere il mondiale>>.

 

Dal palco, il Primo cittadino Cataldo Minò, che ringrazia forze dell’ordine, associazioni e quanti hanno reso possibile l’ottima riuscita dell’evento, ha rivolto un appello alle cariche istituzionali presenti: << Insieme dobbiamo fare rete e valorizzare i nostri talenti, in tutti i campi, dallo sport alle arti. Come Sindaco– ha scandito Minò- voglio fare il possibile per aiutare i nostri giovani a coltivare le proprie passioni e per fare ciò chiedo anche l’aiuto di Antonio che non è solo l’orgoglio di Cariati ma un punto di riferimento per tutto il territorio>>.

 

L’arrivo del pilota, con il trofeo della vittoria di Le Mans rivolto al cielo stellato, è un’esplosione incontenibile di gioia e di festa.

 

Dalle prime battute di un emozionatissimo Antonio Fuoco, traspare l’umiltà e la semplicità di un ragazzo dotato di grande talento ma soprattutto di grande sensibilità, di amore per la propria terra e di una straordinaria famiglia alle spalle.

 

Tanti gli attestati di stima giunti al campione dopo la vittoria di Le Mans, e tanti videomessaggi di personaggi illustri che non hanno potuto partecipare all’evento: Carlo Vanzini la voce di sky sport, Massimo Rivola Amministratore delegato di Aprilia Racing e già responsabile della Ferrari Driver Academy, Emanuele Orsini Presidente di Confindustria, l’indimenticabile Jean Alesi uno dei piloti più amati della Ferrari e Charles Leclerc pilota Ferrari e grande amico di Antonio.

 

Il campione, incalzato dal giornalista Rizzica, ripercorre i momenti più belli della sua carriera: le prime importanti vittorie, i pullman di tifosi cariatesi a riempire i circuiti automobilistici, la splendida amicizia col pilota Charles Leclerc che, come Antonio, ha prematuramente perso il padre.

 

E sono proprio le immagini con il compianto padre Gabriele, presenza fissa ma discreta in tutte le competizioni del figlio, a colmare d’emozione i cuori dei presenti.

 

<< Sapeva sempre capire i miei stati d’animo ed i miei silenzi– racconta commosso il pilota- e ad ogni gara, prima di salire in macchina bastava che mi dicesse due parole. Ci capivamo con uno sguardo. Oggi, vorrei solo dirgli grazie, grazie per i tanti sacrifici fatti>>.

 

Al pilota, che con la sua umiltà non si è sottratto ad autografi e foto con i suoi tifosi, il Sindaco Cataldo Minò ha simbolicamente consegnato le chiavi del cuore di tutti i cariatesi:<< Hai aperto i cuori dei tuoi concittadini e lì– ha scandito il Sindaco- resterai per sempre>>.

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