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Maxi processo “Epicentro”, reggono le accuse in Appello contro i vertici della ‘ndrangheta di Reggio Calabria [NOMI]

Reggono in appello le accuse nell’ambito del maxi processo “Epicentro” contro le cosche di ‘ndrangheta De Stefano-Tegano-Molinetti, Libri, Condello, Barreca, Rugolino, Ficara, Latella e Zito-Bertuca.

La Corte di Appello di Reggio Calabria prima sezione penale, presieduta da Alfredo Sicuro, ha riformato parzialmente la sentenza emessa dal GUP di Reggio Calabria.

L’inchiesta tende a fare luce sull’articolazione della ‘Ndrangheta “riferibile al territorio di Archi, ma con penetrante influenza ed egemonia criminale sull’intero territorio reggino”, territorio dove i principali clan storicamente operanti nella città dello Stretto si sarebbero riunificati “intorno alla cosca De Stefano”.

Nato da tre inchieste, “Malefix”, “Metameria” e “Nuovo corso”, con il maxi-processo “Epicentro” si chiude, secondo la Dda, quella trilogia di indagini iniziata con l’inchiesta “Olimpia” degli anni novanta e proseguita con il processo “Meta”.

Confermate le pene inflitte ai boss Carmine De Stefano (20 anni di reclusione) e Giorgio De Stefano detto “Malefix” (12 anni e 8 mesi).

Riformate parzialmente le pene, tra le più pesanti, nei confronti di Luigi Molinetti detto “Gino” (18 anni), Paolo De Stefano (9 anni di carcere), Antonio Libri (18  anni di reclusione), Carmine Polimeni (14 anni), Donatello Canzonieri(21 anni), Domenico Tegano (12 anni e 8 mesi), Filippo Barreca (19 anni e 6 mesi), Domenico Calabro’ (18 anni), Antonino Monorchio (10 anni e 8 mesi), Giovanbattista Fracapane (12 anni e 8 mesi) e Demetrio Condello (16 anni).

 

I giudici della Corte d’Appello rideterminano le pene inflitte come segue: 

 

  • Aboulkair Achraf, 1 anno e otto mesi di reclusione e € 3.000 di multa;

 

  • Aricò Francesco, 12 anni e dieci giorni di reclusione; 

 

  • Artuso Antonio Riccardo, un anno di reclusione

 

  • Barreca Filippo, 19 anni e 6 mesi di reclusione;

 

  • Bellini Marcello, 7 anni di reclusione;

 

  • Bevilacqua Cosimo, 14 anni, cinque mesi e dieci giorni di reclusione;

 

  • Calabrò Domenico, 18 anni di reclusione; 

 

  • Campolo Amato Salvatore, 3 anni e sei mesi di reclusione e € 3.000 di multa;

 

  • Canzonieri Donatello, 21 anni, sei mesi e venti giorni di reclusione

 

  • Caponera Paolo, 8 anni, venti giorni di reclusione e € 9.000 di multa; 

 

  • Condello Demetrio, 16 anni di reclusione; 

 

  • Condello Giandomenico, 14 anni, sei mesi e venti giorni di reclusione;

 

  • De Carlo Maurizio Pasquale, 4 anni di reclusione; 

 

  • De Stefano Paolo Rosario, 9 anni nove e otto mesi di reclusione e € 9.000 di multa; 

 

  • De Stefano Orazio Maria Carmelo, 15 anni, un mese e dieci giorni dieci di reclusione; 

 

  • Foti Giovanni Battista,  7 anni, un mese e dieci giorni di reclusione

 

  • Fracapane Giovanbattista, 12 anni e otto mesi di reclusione; 

 

  • Giungo Andrea, 11 anni e quattro mesi di reclusione,

 

  • Labate Antonino, 12 anni, due mesi e venti giorni e € 8.000 di multa

 

  • Labate Francesco, 13 anni e quattro mesi di reclusione;

 

  • Leuzzo Giuseppe, 17 anni diciassette, nove mesi e dieci giorni di reclusione

 

  • Libri Antonio, 18 anni, dieci mesi e venti giorni di reclusione

 

  • Mangiola Edoardo, 10 anni e dieci mesi di reclusione

 

  • Molinetti Luigi, 18 anni, un mese e dieci giorni di reclusione

 

  • Monorchio Antonino 10 anni e otto mesi di reclusione

 

  • Morabito Domenico 12 anni di reclusione

 

  • Palumbo Filippo, 6 anni di reclusione e mille euro di multa

 

  • Polimeni Carmine, 14 anni di reclusione

 

  • Polimeno Lorenzo, 8 anni e 4 mesi di reclusione

 

  • Politi Pasquale, 8 anni e 8 mesi reclusione e 6.200 euro di multa

 

  • Tegano Domenico, 12 anni e 8 mesi di reclusione

 

  • Tripodi Paolo, 7 anni, un mese e dieci giorni di reclusione e 9.000 euro di multa

 

  • concede a Germanò Luigi la sospensione della pena alle condizioni di legge

 

  • Cappelleri Antonio 4 anni, cinque mesi e dieci giorni di reclusione e lo dichiara interdetto dai pubblici uffici per anni cinque e incapace di contrattare con la pubblica amministrazione;

 

La Corte d’Appello revoca la confisca e dispone il dissequestro e l’immediata restituzione agli aventi diritto ai sensi dell’art. 323, c0. 1 C.p.p.:

  • delle quote sociali e del patrimonio aziendale della Nautica Gallicese s.r.l.s.;
  • del patrimonio aziendale della Bingo Arcobaleno s.r.l.
  •  delle quote e del patrimonio aziendale di Center Clean s.r.l.;
  •  della ditta individuale Officine Giustra di Giustra Francesco;

 

Revoca l’interdizione legale applicate a Campolo Amato Salvatore e De Carlo Maurizio Pasquale e applica agli stessi revoca l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione dai pubblici uffici per anni cinque.

 

Dichiara la perdita di efficacia delle misure custodiali applicati a Pizzimenti Nicola e Randisi Antonino e ordina l’immediata liberazione degli stessi se non detenuti per altra causa.

 

Dichiara la perdita di efficacia della misura non custodiale applicata a Germanò Santo e Giustra Francesco e revoca con effetto immeditato tutti gli obblighi alla stessa connessi.

 

Dichiara la perdita di efficacia della misura custodiale applicata ad Artuso Antonio Riccardo e ordina l’immediata liberazione dello stesso se non detenuto per altra causa.

Conferma nel resto la sentenza impugnata.

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