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Villa San Giovanni: la società Caronte & Tourist denuncia le pessime condizioni in cui riversano i passeggeri

Lo scorso week-end nello Stretto è stato abbastanza trafficato in termini di auto, mezzi commerciali e pedoni transitati. Per il personale di Caronte & Tourist impegnato sulle navi e sui piazzali, a Villa San Giovanni come a Rada San Francesco, una sorta di prova generale di quello che si ripeterà, con numeri presumibilmente ancora più grandi, nei prossimi giorni e, ovviamente, ad agosto.

Ma proprio questo, i grandi numeri, oggi come non mai preoccupa i vertici della compagnia di navigazione. Non perché manchino navi, equipaggi e capacità logistiche per far fronte a qualunque picco di traffico ma perché il comfort dei passeggeri in attesa di imbarco, specie a Villa San Giovanni, obiettivamente lascia un po’ a desiderare. A disposizione dei passeggeri a Villa c’è solo una piccola pensilina che non ripara sufficientemente dal freddo e dalla pioggia in inverno né dall’afa e dai raggi del sole in estate.

Le proteste dei passeggeri in attesa (e anche i malori) sono ormai, purtroppo, all’ordine del giorno. Anche lo scorso week-end, a Villa, il personale in servizio sul piazzale ha dovuto soccorrere un paio di passeggeri colti da un principio di colpo di calore. È una situazione che C&T in primis reputa inaccettabile e insostenibile oltre che irrispettosa per i propri passeggeri.

Per questo motivo, già nel 2022 anni era stata chiesta l’autorizzazione per costruire sul piazzale di Villa una tensostruttura, moderna e confortevole, per assicurare ristoro e riparo ai passeggeri in attesa di imbarco. Questa autorizzazione non è mai arrivata, per un grottesco, pilatesco, pirandelliano rimpallo di responsabilità tra enti e amministrazioni che pochi giorni fa ha convinto Caronte & Tourist a scrivere al Ministero per invocare una definitiva, chiara interpretazione autentica.

Lettera ancora senza riscontro, mentre l’estate incombe e i passeggeri continuano a soffrire.

 

 

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