“Pochi possono dirsi: “Sono qui”. La gente si cerca nel passato e si vede nel futuro” - Georges Braque
HomeAgoràAgorà Reggio CalabriaLa via Popilia a Melia: inizia la ricognizione archeologica

La via Popilia a Melia: inizia la ricognizione archeologica

«Il laboratorio didattico di ricognizione archeologica alle Grotte di Tremusa è andato bene. Una volta analizzato e verificato quanto osservato, tra un mesetto credo avremo i primi risultati da condividere durante una conferenza a tema – commenta l’archeologo Riccardo Consoli, supervisore del laboratorio – Melia è una borgata di sicuro valore culturale e non solo, che meriterebbe un maggiore interesse istituzionale a premio del senso di cittadinanza attiva dimostrato dalla comunità locale, con cui abbiamo avuto modo di interfacciarci durante i preparativi e lo svolgimento dell’iniziativa».

Riccardo Consoli è stato affiancato nella direzione del laboratorio dall’archeologo Alessandro Manariti, dal rilevatore Antonello Gambino e dalla guida escursionistica Lino Licari. Hanno partecipato gli studenti in archeologia dell’Università di Messina Sara Arnò, Pietro Culicetto, Michelangelo La Spina, Domenico Smorto, Chiara Spadaro, Francesco Ventura e Valentina Nastasi, quest’ultima laureanda all’Università di Firenze. Il gruppo si è diviso in due squadre, la prima si è concentrata sull’area delle grotte, sfruttando le sezioni createsi a seguito delle frane, mentre la seconda ha svolto osservazioni sul sentiero che va da lì al passo del torrente Favazzina.

«Tra qualche mese in una relazione si esprimerà il frutto di questo laboratorio, nel frattempo voglio sottolineare lo spirito con cui abbiamo sentito accogliere l’iniziativa qui a Melia – commenta lo studioso Francesco Ventura – Nelle ultime settimane e soprattutto in questi giorni abbiamo percepito la vicinanza dei Melioti in modo costante. Tutti sono stati felici a loro modo di contribuire. Che si tratti del contadino che vedendoci raccontava com’era terrazzata l’area una volta, al pastore che ci consigliava come superare al meglio i punti più critici delle frane, ognuno ci ha accolto e cercato di aiutare al meglio, nonostante le mille difficoltà che da un anno tutti qui sono costretti a fronteggiare a causa del crollo della strada che serve l’area delle Grotte. Siamo felici di avere mosso un primo passo verso ricerche che si attendevano da quasi un secolo e speriamo così di avere anche contribuito a tenere alta l’attenzione verso i bisogni e le problematiche che attanagliano la borgata».

L’iniziativa promossa dall’associazione “Famiglia Ventura” è stata possibile grazie al fondamentale contributo del Leo Club “Vittoria G.S. Porcelli” e del Lions Club Reggio Calabria Host, entrambi appartenenti al distretto 108YA e presieduti rispettivamente da Andrea Manti e Giuseppe Strangio, nonché dal pieno supporto dell’associazione “La Voce dei Giovani”, della parrocchia di San Gaetano da Thiene in Melia e dalla Pro Loco di Scilla. I Comuni di Scilla e San Roberto hanno manifestato il proprio apprezzamento all’evento concedendo il loro patrocino, mentre il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina riconoscerà dei crediti formativi a quei suoi studenti che hanno partecipato al laboratorio, a riprova della bontà scientifica riconosciuta all’iniziativa. La fase di studio è già iniziata, c’è solo da attendere l’elaborazione dei dati e quindi la presentazione della relazione che ne seguirà.

Articoli Correlati