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Grazie a chi ha scritto la storia, grazie a chi la scriverà ancora: buon compleanno, Reggina

di Paolo Ficara – Reggina, mi manchi. Da qualche giorno ripenso ai periodi in cui i problemi e le critiche, venivano suscitate dalle scelte di formazione dei vari Nevio Orlandi, Gianluca Atzori o Roberto Breda. Se mai avessi immaginato quel che ci avrebbe atteso nei lustri successivi, forse non avrei scartavetrato i neuroni così tanto a loro o ai dirigenti che li sceglievano di volta in volta.

Come direbbe Max Pezzali: “Nessun rimpianto, nessun rimorso. Soltanto certe volte, capita che… appena prima di dormire, mi sembra di sentire, il tuo ricordo che mi bussa e mi fa male un po’”. Ecco, queste sono le settimane in cui il ricordo bussa fortissimo.

Forse darei tutto ciò che ho in tasca per tornare a quella fase. Magari fingendo che non sia mai accaduto nulla, dal 2015 ad oggi. Prestatemi una Delorean, per il carburante me la vedo io. Ma non funziona e non deve funzionare così. Da ogni situazione, bisogna trarre una lezione. Anche se il karma si rivela particolarmente pesante.

Come prima lezione, per augurare buon 110° compleanno alla Reggina, oggi mi impegno a scansare accuse e polemiche. Ancora più complicato è non cadere nella retorica, specie quando la cifra è tonda. Un’epopea lunghissima ed emozionante, quella amaranto. A chi ha vissuto i vari Granillo, Matacena, Ascioti, Nava, Morace e Benedetto come presidenti, al solo sentirli nominare, oggi verranno i lucciconi agli occhi. Quest’anno più che in altre occasioni.

Vorrei nominarvi tutti. Presidenti, dirigenti, allenatori, giocatori, medici, magazzinieri, accompagnatori che vi siete avvicendati dal 1914 fino ad agosto 2023. Ad ognuno avete suscitato un’emozione. Anche la nausea è un’emozione, se pensiamo all’ultimo presidente o all’ultimo proprietario che ci hanno cancellati per un anno dalla mappa calcistica. Ma abbiamo detto niente polemiche, oggi.

Sta di fatto che l’epoca contrassegnata dalla presidenza di Lillo Foti, fa storia a sé. E rende unica la già affascinante e secolare storia amaranto. Per intenderci: la Francia ha una storia importante anche senza Napoleone, l’Italia vanta la storia più bella del mondo anche senza Garibaldi. Ma una volta mandati in esilio i propri condottieri caduti in bassa fortuna, la Francia non ha avuto un pari livello di Napoleone e – soprattutto – l’Italia non ha trovato un erede di Garibaldi.

Se dopo quasi 9 anni la Reggina non ha trovato un vero erede di Lillo Foti, sarebbe ora di chiedersi se mai ciò avverrà. E cosa ha prodotto il suo esilio, non sappiamo quanto forzato e quanto per scelta. Scelta sua e/o altrui.

All’età di 21 anni vantavo proprio un bel fisico. Ora potrei mettermi a dieta oppure iscrivermi in palestra, ma non tornerei in ogni caso a quella stessa identica forma. Il ricordo della Reggina in Serie A, lo sto vivendo alla stessa maniera. Non è detto che un giorno, prima o poi, non ci si torni. Ma non potremo ripetere quella fase, quelle emozioni, quegli spareggi, quel -11, quei derby col Messina. Di sicuro, nell’un caso e nell’altro, servirebbe parecchio sforzo e sacrificio.

Il messaggio che vorrei lanciare per il 110° compleanno della Reggina, è però il seguente. A noi la scelta tra vivere di – bellissimi – ricordi e scrivere ancora il nostro destino. Tra abbatterci e reagire. Tra soffrire ed imparare. Tra litigare e dialogare.

Recarsi alla festa di compleanno organizzata dai tifosi della curva sud, alle ore 18:00 di oggi 11 gennaio presso l’Arena “Ciccio Franco”, è un modo per capire chi di noi ha ancora il fuoco dentro. Viceversa, per comprendere chi sta soffrendo più di altri questa astinenza da Reggina. Che durerà fino al 1° luglio, quando dovrà tornare – in una maniera o nell’altra – quell’effigie sulla locandina di una partita di calcio in qualsiasi categoria.

L’augurio è che quella di oggi sia la festa dei tifosi e solo dei tifosi, quindi che non venga sfruttata come passerella da nessuno. A proposito: da adesso in poi, nella sezione “Quadrante Amaranto” del Dispaccio troverete solo ed esclusivamente notizie sulla Reggina. D’altronde, siamo pur sempre l’unica testata ad aver fornito tempestivamente gli aggiornamenti circa le udienze in Corte d’Appello. Tutto ciò che non è Reggina, lo troverete – se necessario – nelle sezioni “Calcio” e “Sport”. Cominciamo a separare l’oro dal cerume. Ma solo perché abbiamo detto niente polemica, per oggi.

Buon compleanno Reggina. Oggi prevale la gratitudine, ripensando a tutto ciò che abbiamo vissuto. Grazie a chi ha scritto la storia. Grazie a chi la scriverà ancora. W Garibaldi. Qua, serve un altro 1986.

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