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Fabio Macagnino trionfa nella tappa calabrese del Premio Fabrizio De André e vola alle semifinali nazionali

Fabio Macagnino trionfa nella tappa calabrese del Premio Fabrizio De André “E ti piace lasciarti ascoltare” – patrocinato dalla Fondazione guidata da Dori Ghezzi e organizzato da Borghi Artistici – e conquista la semifinale nazionale. Insieme a lui, a vincere è tutta la Calabria, nella straordinaria festa della musica d’autore che è stata la finale regionale calabrese tenutasi il 30 maggio al Big Easy Music Club e che ha dato ufficialmente il via al Tour nazionale 2025 Del Premio De André.

 

Una serata magica, carica di vibrazioni positive: Teresa De Sio ascolta e si confronta con le colleghe di commissione Luisa Melis e Teresa Mariano, sussurrando qualcosa che suona come una nota di apprezzamento e di gioia. Poco prima, dal palco del Big Easy Music Club, è appena sceso Dardis, il ragazzo di Cerzeto che sa già maneggiare le parole come un artigiano esperto, e con non poca emozione. Prima ancora era stata la volta di Oscar Uaild, il cui rap ha conquistato tutti, spazzando via ogni possibile dubbio sul fatto che certi generi non possano dialogare con l’eredità di Faber.

 

Gabriele Laponte con i suoi racconti intessuti di esperienze soprattutto tra Barcellona e Bagnara; Lio, fresco secondo a Castrocaro; la studentessa di medicina Libra che nasconde dietro i libri di anatomia una sensibilità poetica rara; il reggino Winston, l’evocativo e seguitissimo Sasà Calabrese: ognuno ha portato un pezzo di sé stesso e della più bella “Calabria nazionale d’autore” dentro un evento denso di talento ed energia.

 

Trenta artisti sul palco, contando i musicisti che hanno accompagnato i dieci autori. Tre ore di spettacolo assoluto, un pubblico che ha riempito ogni angolo del Big Easy Music Club reggino: i numeri raccontano una parte della storia.

 

L’altra parte vive nei volti degli artisti mentre si ascoltano a vicenda, nella commozione di Martina Mattiani accompagnata al pianoforte dal padre Gino, nell’energia travolgente di Angelica Perri che fa dialogare tradizione e innovazione come se fosse la cosa più naturale del mondo.

 

Luisa Melis, direttore artistico del Premio, nel decretare il vincitore calabrese, ha ammesso la grande difficoltà di scelta tra tante proposte di altissimo livello: “Tutti bravissimi, ammetto che è stato molto complicato decidere. Noi crediamo che ce ne sarebbero altri tre o quattro da ripescare, per cui chiediamo a questi straordinari artisti di iscriversi gratuitamente al contest de André aperto fino al 15 giugno”.

 

Teresa Mariano, che di artisti ne ha lanciati parecchi – da Caparezza ai Negramaro, per citarne solo alcuni – non nasconde il suo entusiasmo: “Quando siamo arrivate con Teresa De Sio e Luisa Melis abbiamo trovato un’energia pazzesca. Ascoltare gli artisti senza vincoli, dal vivo, riporta al significato più vero della musica d’autore. Alessio Laganà, nostro referente per la Calabria, ha colto non solo il senso di questa iniziativa, ma ha scelto il luogo ideale. Custoditelo questo posto, perché non ce ne sono molti così!”.

 

“Livello alto! È stato difficile sceglierne uno.”, confessa l’autrice e scrittrice Teresa De Sio. “Ho fatto parte di altre commissioni, anche Sanremo Giovani, ma stasera davvero non c’è stato nessuno che non fosse all’altezza. E, se posso dirlo, a me il rap di questa sera è piaciuto tantissimo!”.

 

Fabio Macagnino, il vincitore, porta in sé una storia che è già canzone: le radici che viaggiano dalla Germania alla Calabria; la madre, “Farfalla dei gelsomini”, l’identità che si costruisce attraverso il racconto delle tradizioni, la scoperta di appartenere a una terra che senti profondamente tua e che vuoi “cantare”. Visibilmente emozionato, ha poi donato nuova gioia a tutti i presenti con una esibizione conclusiva che ha fatto cantare e commuovere tutti.

 

Una serata magica che ha espresso lo spirito di fratellanza artistica che Alessio Laganà, promoter esclusivo per la Calabria, aveva immaginato quando ha girato la regione per scovare questi talenti. “Si è subito creata un’atmosfera carica di energia positiva, una complicità tra gli artisti che ci ha commosso”, racconta. “Per questo grande successo devo ringraziare la “famiglia” del Big Easy Music Club – la casa dell’arte e degli artisti in Calabria – e chi ci ha supportato, nonché tutto lo staff tecnico.

 

Il giorno dopo, nell’incontro formativo “Aula Aperta”, la commissione ha offerto la propria esperienza agli artisti, quel ponte tra generazioni che è il regalo più prezioso di tutta l’iniziativa. E mentre Macagnino si prepara per le semifinali nazionali, resta il sapore di una notte in cui la Calabria ha dimostrato che la sua voce, quando è genuina, sa farsi sentire ovunque. E che la musica d’autore, quella vera, è sempre una festa: dell’anima, della memoria, del futuro che si costruisce una nota alla volta.

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