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Domani al Teatro Cilea di Reggio Calabria lo spettacolo “L’Ebreo” con Nancy Brilli

Dopo il travolgente successo dell’Aida con le note immortali di Verdi che risuonano ancora all’interno del Teatro Cilea, la Polis Cultura riparte con la Stagione invernale 2025 a Reggio Calabria con un altro imperdibile appuntamento, la commedia l’Ebreo di Gianni Clementi con una straordinaria Nancy Brilli, Mercoledì 8 Aprile alle 21.
Con l’entrata in vigore delle leggi razziali italiane, nel 1938, si era diffusa, tra gli ebrei, la pratica di intestare a prestanome fidati i propri beni per metterli al riparo da probabili espropri, per poi rientrarne in possesso in tempi migliori. L’azione si svolge nel 1956: nevica a Roma e le esitazioni di Marcello, ligio dipendente che mai aveva dubitato del ritorno dell’Ebreo, cominciano pian piano a sciogliersi sotto le certezze della moglie Immacolata, sicura che il Padrone sia già morto lontano dall’Italia. Proprio mentre si consolida la loro nuova condizione sociale ed economica, dopo tredici anni, il Padrone bussa alla porta per reclamare le sue proprietà.
In uno spettro ampio che va dalla commedia alla tragedia, la storia ruota intorno a due figure preminenti: il padrone ebreo, personaggio continuamente citato, mai fisicamente presente in scena ma avvinghiato alla coscienza di Marcello Consalvi, suo fedele ragioniere, e Immacolata, donna bellissima e volitiva, allo stesso tempo cinica e, a tratti, violenta, a sua volta vittima di un’infelicità latente che prova a mascherare con un’ostentata consapevolezza di sé.
Il primo concede alla famiglia Consalvi una sorta di “sogno a tempo”, con la speranza di rientrare in possesso dei suoi averi una volta tornato. La seconda afferra quel sogno per cristallizzarne il tempo e farlo diventare solida realtà; attua, dunque, la scalata sociale cui da sempre ambisce, anche a costo di calpestare altre persone. Perenne carnefice del marito Marcello, la signora Consalvi non perde occasione per denigrarlo, anche davanti agli amici, buttandogli in faccia continuamente la sua inadeguatezza per il nuovo stato sociale.
Con una grande attenzione ai ritmi (serrati e coinvolgenti) e alla musica (che porge il braccio alla prosa e, alle volte, detta i tempi dell’azione scenica), mettiamo in risalto il lato oscuro dei personaggi di una commedia noir che riesce a divertire (per le situazioni al limite del grottesco) e creare suspence, regalare sentimenti di tenerezza e finanche indignare (per la meschinità svelata dai personaggi), in una vera e propria ridda di emozioni verso un finale decisamente inatteso.
Prossimo appuntamento in cartellone il grande classico Moby Dick con Moni Ovadia, Giulio Corsi e un cast di bravissimi attori guidato dall’attenta regia di Guglielmo Ferro, Martedì 15 Aprile alle 21.

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