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Vibo, domani la presentazione di “Crimine Infinito”: il romanzo con cui Barbarossa & Benelli raccontano la ‘ndrangheta e la sua zona grigia

crimine infinito locandina viboSi terrà domani all’interno delle manifestazioni per Vibo Valentia Capitale Italiana del Libro, la presentazione di “Crimine Infinito”, il romanzo dei giornalisti, scrittori, sceneggiatori e registi Cristiano Barbarossa e Fulvio Benelli. Il libro, edito da Fandango, verrà presentato alle ore 18.00 a Palazzo Gagliardi. Dopo i saluti del sindaco della città, Maria Limardo, a dialogare con i due autori sarà il direttore artistico della manifestazione, Piero Muscari.

Un’importante nuova tappa in Calabria di un tour di presentazioni che sin dalla sua uscita in libreria ha visto il romanzo – subito opzionato per una serie tv – apprezzato dai lettori e dalla critica (leggi qui), non ultima la recente segnalazione della rivista della “Società Dante Alighieri” che così ha scritto del libro: “Alla fine, nessuno riesce a sentirsi estraneo a quanto narrato in Crimine Infinit8, in primis perché la storia davvero riguarda tutti, e poi perché è raccontata bene, un poliziesco che gioca con i colpi di scena, chiamando il lettore a ricomporre il puzzle, pagina dopo pagina, come se fosse lui il detective alla ricerca della verità, con uno stile contundente che rovista l’anima, si appiccica alla memoria, sempre aderente alle situazioni, ai personaggi, sempre un passo dentro la miseria, che è umana prima ancora che sociale”.

In questo libro avvincente e documentatissimo, che prende spunto della maxi-indagine “Crimine – Infinito”, Barbarossa & Benelli raccontano le molteplici ramificazioni di una miliardaria rete criminale, partendo dalla strage di Duisburg in Germania, la prima strage di ‘ndrangheta nel cuore dell’Europa.

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È sotto la luce di quell’evento che prendono forma la trama e i personaggi: Andrea Delvento alla soglia dei trent’anni è il “capitano coraggioso” del Teramo Calcio. Nato nell’hinterland milanese ma di origini calabresi e rimasto presto orfano, ha fatto di tutto per diventare un calciatore, non un campione, ma tanto da poterci vivere. Dopo una partita memorabile e la promessa che qualcosa finalmente cambierà, Andrea ha un incidente che gli stronca la carriera. Tornato in Lombardia, si sente messo da parte, accumula rabbia e dopo una rissa si ritrova in carcere. È lì che incontra cumpariRaffaele, che gli offre la sua protezione. Quando esce, in cambio, gli chiede di consegnare un messaggio. E la sua vita ha una svolta. Andrea, diventato involontariamente un messo di ‘ndrangheta, inizia la sua scalata nell’Onorata Società. A seguire le tracce della malavita in Lombardia è il colonello Alberto Ricci del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Monza, che intercetta casualmente i primi movimenti di Andrea, e da lì, pezzo su pezzo, ricostruisce la mappa ‘ndranghetista nel Nord Italia, tra funerali di notabili, appalti truccati, sversamenti, riciclaggio di denaro sporco, omicidi, carichi di droga, viaggi all’estero e settori deviati delle istituzioni. Tra loro due, in un continuo rimando tra Lombardia e Calabria, affiorano le vite di altre persone: un giovane giornalista di Reggio, un imprenditore brianzolo e sua moglie, un magistrato depresso, una ex modella dell’Est e tanti altri che, in un racconto corale, vengono risucchiati in un’unica infinita spirale.

Cristiano Barbarossa, autore, regista e sceneggiatore votato al giornalismo ha vinto un Premio Speciale Giornalistico “Ilaria Alpi”, un Premio Speciale Flaiano, il Roma Fiction Fest, il Premio del Pubblico al “Castellinaria” Festival del Cinema Giovane (Svizzera), oltre a ricevere una nomination ai Globi d’Oro. Ha ideato, scritto e diretto con Fulvio Benelli “Tutta la verità”, una serie di film documentari sui più famosi casi di cronaca giudiziaria, come la strage di Erba, il delitto di Avetrana, il giallo di Marco Pantani, il Mostro di Firenze e il delitto di Garlasco. È co-ideatore del programma “Sirene” sulle indagini condotte dalle Forze dell’Ordine sulle varie mafie, dalla ‘ndrangheta alla camorra sino alle organizzazioni criminali estere.

Fulvio Benelli, regista, scrittore, sceneggiatore e giornalista. Ha lavorato come inviato e autore per Uno Mattina di Rai1, per In Onda di LA7 dove ha seguito in diretta gli attentati terroristici a Barcellona. Per Servizio Pubblico, ha curato un documentario d’inchiesta sulla morte dell’ispettore Raciti; per Al Jazeera International un reportage sull’uccisione di Nicola Calipari in Iraq. È curatore del soggetto del film tv “L’infiltrato – Operazione Clinica degli Orrori”, realizzato con Barbarossa, uno dei più eclatanti casi di malasanità mai avvenuto in Italia. Ha scritto per Il Messaggero, Il Foglio, il Fatto Quotidiano. Fa anche radio, con programmi d’attualità e politica per Radio Vaticana, Radio 24 e Isoradio.

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