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Presunto blitz a Palazzo San Giorgio su bando vinto da “La Fenice Amaranto”. Amministrazione comunale smentisce: ” I Carabinieri li ha chiamati Ripepi, nessuno è stato ascoltato e non è stato acquisito alcun atto”

Si era diffusa nelle scorse ore la “notizia” di un blitz relativo a presunte irregolarità in merito al bando vinto dalla ‘Fenice Amaranto Asd’, che guiderà il nuovo club amaranto dopo le vicende che hanno interessato la Reggina di Saladini. Si parlava, difatti, di un’irruzione da parte dei Carabinieri a Palazzo San Giorgio per interrogare il segretario generale f.f. Iolanda Mauro su presunte irregolarità nel bando con cui il sindaco f.f. Paolo Brunetti ha assegnato la Licenza ad iscriversi al torneo di serie D alla ‘Fenice Amaranto’.

Sul punto, per smentire ogni tipo di illazione, interviene l’amministrazione comunale, nella persona del sindaco ff. Paolo Brunetti, di cui riportiamo la nota pervenuta:

“Tutta la documentazione in merito alla manifestazione d’interesse per l’assegnazione del titolo sportivo ad una società  candidata a rappresentare Reggio Calabria nel campionato di calcio di serie D, richiesta dal consigliere comunale Massimo Ripepi e dallo stesso visionata nella giornata di domenica durante l’incontro avuto col sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, è stata regolarmente consegnata al consigliere di minoranza nella giornata odierna, dando seguito alla domanda di accesso agli atti formulata lo scorso 12 settembre.

 

Si specifica che nessun blitz dei Carabinieri si è registrato a Palazzo San Giorgio, il cui intervento è stato richiesto dal consigliere Ripepi per non meglio specificati motivi. I militari dell’arma, dunque, hanno solo risposto ad una sollecitazione del cosigliere comunale e non hanno acquisito alcun atto, né ascoltato il sindaco facente funzioni o altri rappresentanti dell’amministrazione comunale, limitandosi a verbalizzare il motivo dell’attività posta in essere.

 

Sulla vicenda si stigmatizza l’enfasi data ad una “non notizia”. L’Ente tutelerà la propria immagine e reputazione nelle sedi competenti”.

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