Riposizionamento ed espansione delle imprese calabresi sui mercati esteri con monitoraggio preventivo delle esigenze individuali e delle opportunità reali.
Entra nella fase operativa un nuovo percorso di internazionalizzazione del sistema produttivo locale e regionale avviato nei mesi scorsi dalla Camera di Commercio di Vibo Valentia su impulso e in collaborazione con CNA Calabria per lo studio e l’analisi dei fabbisogni di servizi reali delle piccole e medie imprese calabresi al fine di impostare strategie di sviluppo di breve-medio periodo più efficaci e efficienti, con il coinvolgendo di competenti canali tecnici ed istituzionali, quali, rispettivamente, l’ICE-Agenzia governativa dedicata alle specifiche finalità, e il Ministero per il Sud e la coesione territoriale nella persona del Sottosegretario on.le Dalila Nesci.
Dopo le fasi preliminari di individuazione dei metodi e degli strumenti più funzionali al raggiungimento degli obiettivi, secondo le linee guida tracciate congiuntamente dal Commissario dell’Ente camerale vibonese Sebastiano Caffo, dal Segretario Generale Bruno Calvetta e dal Presidente di CNA Calabria Giovanni Cugliari, il 18 e 19 ottobre u.s., nella sede della Camera di Commercio, si sono svolti incontri operativi tra imprese no-food ed esperti dell’ICE che, nell’ambito del servizio one-to-one predisposto dal loro Export Flyng Desk Calabria, sono stati incentrati su attività di profilazione e conoscenza mirati alla definizione di percorsi di assistenza personalizzati per la migliore presenza delle stesse imprese sui mercati esteri.
Gli incontri, a carattere gratuito, hanno coinvolto imprese già strutturate e idonee, quanto a Know-how, capacità tecnico-organizzativa e qualità di prodotto, ad essere inserite negli specifici percorsi di affiancamento per la conclusione di accordi commerciali con controparti estere.
“E’ un primo campione di imprese –ha detto il Commissario dell’Ente camerale vibonese Sebastiano Caffo- con cui abbiamo avviato un percorso sperimentale per poter potenziare i servizi istituzionali per l’internazionalizzazione disponibili sul territorio con strategie di breve-medio periodo per il consolidamento e/o lo sbocco delle imprese locali, e più complessivamente calabresi, su potenziali mercati esteri di riferimento, in modo coerente sia alla ricettività di questi che alla effettiva capacità operativa di ogni singola realtà aziendale, non senza analizzare piani di sviluppo sostenibili che aprano comunque a nuove prospettive e reali opportunità di crescita”.
Secondo il Segretario Generale Bruno Calvetta: “La sinergia su questo programma attivata a vari livelli istituzionali, anche grazie alla sensibilità e all’impulso del presidente CNA Calabria Giovanni Cugliari, è stata ed è fondamentale per indirizzare imprese e territorio verso politiche e azioni di sviluppo realmente competitive, tenendo conto che, oltre ai benefici ragionevolmente immediati, gli esiti di questa sperimentazione potranno essere utili a sviluppare, nelle successive fasi di lavoro, una riflessione comune per meglio calibrare, in raccordo con la programmazione del sistema camerale, interventi pubblici di assistenza e di supporto all’internazionalizzazione delle imprese più adeguati ai loro reali fabbisogni e alla configurazione dei mercati di riferimento, favorendo reciprocità di interesse nella migliore relazionalità tra le parti”.
Per il Presidente CNA Calabria Giovanni Cugliari: “E’ questo un processo virtuoso, un progetto pilota messo in campo per il sistema produttivo vibonese come, complessivamente per quello calabrese, per settori produttivi e merceologici no-food, rappresentando un valido metodo di analisi dell’impresa e di valutazione della sua capacità di stare sui mercati esteri, col fine ultimo di delineare, in base a studi specifici, una strategia personalizzata di accompagnamento mirata alla competitività dell’impresa stessa e dei suoi prodotti. E’ inoltre, un chiaro esempio di come Camera di Commercio e Associazioni imprenditoriali di categoria possano lavorare proficuamente insieme affinché il tessuto imprenditoriale calabrese cresca e sia sempre più efficace anche sui mercati internazionali”.