L’Ufficio del Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria, Ernesto Siclari, a seguito di numerose segnalazioni da parte di cittadini e associazioni, ha effettuato un sopralluogo sul tratto finale del Lungomare “Italo Falcomatà” di Reggio Calabria, recentemente interessato da lavori di riqualificazione.
“Dall’ispezione, condotta ai sensi dell’art. 6 della L.R. n. 29/2022, sono emerse significative difformità rispetto alla normativa vigente in materia di accessibilità e abbattimento delle barriere architettoniche, tra cui:
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D.M. 236/1989, sui requisiti tecnici per garantire accessibilità, adattabilità e visitabilità degli spazi pubblici;
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D.P.R. 503/1996, sull’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici e spazi pubblici;
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Legge 104/1992 e Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata con Legge 18/2009;
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Legge 41/1986, sull’obbligo per i Comuni di dotarsi del PEBA (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche);
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D.P.R. 380/2001 – Testo Unico dell’Edilizia, sugli obblighi di conformità degli interventi edilizi e urbanistici alle norme sull’accessibilità.
Il sopralluogo ha evidenziato che, sebbene sia presente un breve tratto di rampa accessibile, il resto del Lungomare non dispone di scivoli e rampe adeguati e conformi ai parametri tecnici previsti. Mancano inoltre percorsi tattili e sensoriali fondamentali per l’orientamento e la sicurezza delle persone non vedenti o ipovedenti.
Il Garante evidenzia come tale situazione limiti la mobilità e l’autonomia delle persone con disabilità, aggravando il disagio vissuto da cittadini, famiglie, associazioni e enti del terzo settore. La mancanza di strutture accessibili in interventi recenti di edilizia pubblica risulta particolarmente inaccettabile in un contesto urbano già caratterizzato da marciapiedi impercorribili e barriere diffuse.
Il Garante invita pertanto il Comune di Reggio Calabria e gli uffici competenti a:
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Adeguare il Lungomare “Italo Falcomatà” ai requisiti normativi di accessibilità universale;
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Installare rampe, scivoli e raccordi conformi agli standard tecnici vigenti;
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Predisporre percorsi tattili, LOGES e segnaletica sensoriale;
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Verificare le responsabilità progettuali ed esecutive in relazione agli obblighi di legge.
Si richiede inoltre di comunicare allo stesso Ufficio lo stato di redazione e adozione del PEBA, e la coerenza delle opere rispetto alle sue previsioni. L’accessibilità è un principio inderogabile di legalità, equità e inclusione, e la fruizione degli spazi pubblici deve essere garantita a tutti i cittadini.
Il Garante conferma la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni locali per assicurare che ogni intervento urbanistico futuro rispetti i principi di progettazione universale e i diritti delle persone con disabilità. Ulteriori sopralluoghi sul territorio comunale sono già programmati nelle prossime settimane, in risposta alle continue segnalazioni della comunità più fragile della città dello Stretto”.
