– “La nostra cittadina sta attraversando una particolare fase di attività amministrativa guidata dal Sindaco Prof. Luca Gaetano, attualmente impegnato in diverse attività di gestione territoriale. Nonostante l’impegno dichiarato verso il rinnovamento, si rilevano però criticità che sollevano interrogativi sull’efficienza della spesa pubblica e sull’effettiva priorità degli investimenti. Un esempio concreto e di facile verifica riguarda la recente installazione di nuovi impianti doccia sul litorale. Tali strutture, sebbene abbiano comportato un investimento significativo, si stanno rivelando di scarsa funzionalità e utilità per residenti e turisti. Questo tipo di investimento contrasta nettamente con le esigenze primarie dei cittadini, che continuano a fronteggiare gravi disagi legati alla mancanza di acqua corrente e potabile nelle proprie abitazioni, soprattutto durante i mesi estivi. Tale problematica è aggravata dai guasti ricorrenti e dalle rotture diffuse sulla condotta idrica, la cui obsolescenza richiede interventi urgenti e strutturali”. Lo dichiarano in una nota i due consiglieri di Noi Moderati Francesco Celi e Ferdinandomaria Rizzo.
“Si ritiene – proseguono i consiglieri di minoranza – fondamentale che l’attenzione e le risorse economiche dell’Amministrazione siano prioritariamente indirizzate alla risoluzione delle problematiche essenziali che impattano direttamente sulla qualità della vita dei residenti. Garantire un servizio idrico efficiente e affidabile dovrebbe essere la priorità assoluta prima di investire in infrastrutture che, pur se visibili, non rispondono a bisogni primari e urgenti”.
I consiglieri inoltre osservano con crescente preoccupazione una fase di instabilità politica, manifestatasi attraverso frequenti riorganizzazioni della giunta. Tale situazione, pur potendo essere interpretata come un segno di dinamismo, solleva interrogativi sull’efficacia della governance e sulla sua capacità di assicurare una gestione coerente e lungimirante, orientata al bene comune piuttosto che al semplice mantenimento di equilibri interni. In questo contesto, ulteriori preoccupazioni emergono dalle indiscrezioni riguardanti il possibile spostamento della Festa di Santa Barbara. Questo evento, che da oltre trent’anni rappresenta un pilastro identitario ed economico per la comunità di San Ferdinando, sembrerebbe essere oggetto di valutazioni volte ad accontentare richieste di alcuni operatori turistici, legate alla chiusura del lungomare. La mancanza di una comunicazione ufficiale e di un confronto preventivo e trasparente con i cittadini in merito a una decisione di tale portata è motivo di discussione e forte apprensione.
Celi e Rizzo sottolineano come “un patrimonio culturale, economico e affettivo come la Festa di Santa Barbara non può essere trattato come una pedina politica o sacrificato per favorire logiche particolari, ma deve essere preservato e valorizzato come bene collettivo. Inoltre in un momento cruciale per il futuro di San Ferdinando, è indispensabile che le decisioni amministrative siano improntate alla massima chiarezza e alla condivisione con i cittadini.
“Chiediamo – concludono Celi e Rizzo – un impegno concreto in termini di trasparenza amministrativa, di rispetto delle tradizioni e alla tutela degli interessi locali, in contrapposizione a logiche individuali o di parte; l’integrazione dell’articolo 9, Titolo II del Regolamento del Consiglio Comunale (R.C.M.) per consentire a tutti di partecipare ai Consigli Comunali; l’inserimento nel primo Consiglio Comunale di settembre dei punti all’ordine del giorno: ‘Programmazione Stagione Estiva 2026’ al fine di garantire la piena e universale partecipazione dei cittadini ai lavori consiliari. Questo per rafforzare il dialogo tra Amministrazione e comunità. Ma soprattutto ‘Per amore di San Ferdinando, nessuno tocchi la Festa di Santa Barbara!’. L’evento, che rappresenta il cuore identitario, culturale ed economico della cittadina, non può e non deve essere sacrificato o spostato senza un confronto aperto e unanime con la cittadinanza. La sua salvaguardia è un atto dovuto di rispetto verso la storia e l’anima di San Ferdinando”.